Ucciso dal nipote un emigrato polesano a Cantù

Ucciso dal nipote un emigrato polesano a Cantù
LA TRAGEDIAROVIGO Un pensionato di 78 anni, Giovanni Volpe, originario del Polesine, è stato ucciso a coltellate venerdì nella sua abitazione di Cantù. Nella notte i...

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LA TRAGEDIA
ROVIGO Un pensionato di 78 anni, Giovanni Volpe, originario del Polesine, è stato ucciso a coltellate venerdì nella sua abitazione di Cantù. Nella notte i carabinieri hanno arrestato per omicidio il nipote Luca Volpe, 28 anni, che viveva con lui. Il giovane ha vari precedenti penali. L'ipotesi è che il delitto sia avvenuto dopo un litigio tra i due. Il corpo è stato scoperto da uno dei figli, che ieri sera si è recato a casa non riuscendo a contattarlo.

TESTIMONI
I vicini raccontano che Giovanni Volpe, 78 anni, pensionato, avesse un debole per Luca, figlio della figlia, nonostante il passato di ragazzo difficile, problematico, finito in carcere più volte per rapina e per droga, e nonostante le richieste continue di denaro. Vivevano insieme, Giovanni gli ha fatto da padre fin da bambino, quando Luca, nato in una situazione familiare precaria, fu affidato ai nonni per i problemi di droga della madre, morta pochi mesi fa. Tanto che del nonno e della mamma Luca porta il cognome.
L'UCCISIONE
Eppure Luca Volpe, venerdì pomeriggio, ha ucciso il nonno con violenza, colpendolo più volte al ventre con il coltello da cucina, poi lasciato in casa, prima di scappare in macchina. I carabinieri lo hanno trovato in stato confusionale a pochi chilometri di distanza, in preda probabilmente a droga e alcol, e arrestato. Avrebbe fatto delle ammissioni, confuse e parziali, ma gli inquirenti hanno ben pochi dubbi sulle sue responsabilità.
IL GIOVANE
«Aveva promesso che sarebbe cambiato», raccontano di Luca i vicini di casa della palazzina di via Monte Palanzone a Vighizzolo di Cantù, una bella casa tra il verde e gli orti. Il ragazzo era uscito dal carcere da pochi mesi, in tempo per assistere al funerale della madre.
Con il nonno ci sono stati problemi di convivenza, tanto che gli interventi dei carabinieri non sono stati infrequenti, negli anni, per le minacce e i litigi.
Cosa sia successo esattamente venerdì pomeriggio lo potrà raccontare soltanto lui, anche se gli inquirenti propendono per la lite dovuta alle solite questioni, soldi e droga. Il delitto potrebbe risalire tra le 16 e le 17, anche se il cadavere è stato scoperto solo in serata dal figlio della vittima, zio del presunto assassino: non riusciva a contattare il padre ed è andato a controllare. Ha trovato il corpo straziato. Da lì ad arrivare a Luca, scomparso con l'auto del nonno, ci sono volute poche ore.

Volpe era rimasto vedovo ed era una persona tranquilla e benvoluta, conosciuto nella popolosa frazione di Cantù perché ha lavorato tanti anni come bidello nelle scuole medie.
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Il Gazzettino