Uccise una donna per comprarsi una birra: condannato all'ergastolo

Uccise una donna per comprarsi una birra: condannato all'ergastolo
CUNEO Ergastolo per l'assassino di Anna Piccato, la pensionata di 70 anni uccisa per rubarle il resto del caffè. Pochi spiccioli che Daniele Ermanno Bianco, reo confesso, ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CUNEO Ergastolo per l'assassino di Anna Piccato, la pensionata di 70 anni uccisa per rubarle il resto del caffè. Pochi spiccioli che Daniele Ermanno Bianco, reo confesso, ha speso per comprarsi una birra al bar quando il cadavere della donna non era ancora stato scoperto nei giardini del centro di Barge, in Piemonte. A quasi due anni dal delitto che, la mattina del 23 gennaio 2019, sconvolse la piccola comunità della località in provincia di Cuneo, la sentenza di primo grado è stata pronunciata in tribunale dal giudice Sabrina Nocente, che ha anche stabilito un risarcimento danni di 200 mila euro nei confronti del marito della pensionata come anticipo della cifra complessiva che verrà stabilita in sede civile.

L'omicidio avvenne nelle prime ore del mattino. Furono alcuni residenti della zona a notare nei giardinetti di Annonay, accanto al muro perimetrale della chiesa di San Rocco, il corpo di una donna riverso a terra, sfigurato in volto. I carabinieri impiegarono meno di ventiquattro ore per risalire all'identità dell'omicida e fermarlo. I sospetti ricaddero subito su Daniele Ermanno Bianco, muratore 40enne, anch'egli di Barge. Inchiodato dai filmati delle telecamere raccolti dagli investigatori, e dalle tracce di sangue della vittima che la scientifica ha rilevato sulle scarpe dell'omicida, Bianco aveva confessato il delitto alcuni giorni dopo il fermo, durante un interrogatorio in carcere.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino