Ubi a un passo dalle tre good bank

Ubi a un passo dalle tre good bank
MILANO - Semaforo verde per Ubi, ora manca solo il placet di Bce all'acquisto delle tre banche del Centro Italia salvate dal governo nel novembre del 2015. E il Consiglio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - Semaforo verde per Ubi, ora manca solo il placet di Bce all'acquisto delle tre banche del Centro Italia salvate dal governo nel novembre del 2015. E il Consiglio regionale del Veneto chiede di inserire nel fondo di tutela dei risparmiatori anche i soci di Veneto banca e Popolare Vicenza.

La cessione a Ubi di Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti ha ottenuto i via libera degli antitrust europeo e italiano. Dopo il disco verde dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, arrivato a marzo, adesso manca solo quello della Bce. A quel punto, l'operazione sarà vicina al traguardo. Per la Commissione Ue, il piano di integrazione fra gli istituti «evita distorsioni indebite della concorrenza» e consente il ritorno «alla normalità» delle tre good bank, mentre per l'Autorità garante della concorrenza e del mercato non si determina «la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza».
Per la decisione di Francoforte (che deve decidere anche del rilancio delle banche venete) i tempi non dovrebbero essere lunghi. E in attesa della risposta gli addetti ai lavori non sembrano in ansia. La scelta di Ubi di presentare l'offerta per l'acquisto a un euro delle tre good bank è stata infatti il frutto di un iter piuttosto articolato, che la Bce ha tenuto costantemente sott'occhio. Una volta ottenuta l'ultima autorizzazione, Ubi verificherà che le good bank abbiano soddisfatto le sue richieste, come quella di cedere 2,2 miliardi di euro di crediti deteriorati, per i quali si è già fatto avanti il Fondo Atlante. Poi, ci vorrà ancora un annetto per gli adempimenti burocratici e a quel punto l'integrazione fra le banche sarà fatta.
Nel frattempo, l'assemblea del 7 aprile di Ubi ha dato il via libera all'aumento di capitale da 400 milioni di euro che servirà a puntellare il patrimonio della banca, permettendole di conservare un Cet1 superiore all'11% per tutto il 2017, in attesa dei benefici attesi dall'acquisto di Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti.
Dal perimetro di questa operazione resta fuori la quarta good bank, CariFerrara. La banca è già nelle mire di Bper, che ha trovato un accordo con il Fondo nazionale di risoluzione, proprietario dei quattro istituti.

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità, la proposta di legge nazionale che tende ad estendere ai risparmiatori della banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca di accedere ai fondo interbancario e alle agevolazioni previste per quanti detenevano strumenti finanziari subordinati emessi da Banca delle Marche Spa, Dalla Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Chieti.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino