«Tutti sono invitati a partecipare, leghisti esclusi». Con questa chiosa finale Renato Garibaldi, il noto apicoltore di Cercivento, ha annunciato per quest'oggi, dalle 12.30,...
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«I risultati incontrovertibili, la risposta nazionale all'invasione austriaca del 1917 e l'apoteosi popolare dell'ottobre-novembre 1921 con la traslazione della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma confermano la vocazione italiana delle nostre Terre», prosegue Garibaldi. «Per rispondere al revisionismo ridicolo e strumentale di quella parte meschina della politica che maledice l'Italia, ma ne riceve i lauti e immeritati compensi - tuona l'apicoltore - per rompere il silenzio delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali del Veneto e Friuli, per ricordare ai nostri concittadini questo fatto così importante che ha cambiato la vita di tutti noi e visto che pare che nessuno se ne ricordi o abbia motivo di gioirne, noi a Bosco di Museis facciamo una festa tricolore con i ragazzi stranieri che, almeno loro, riconoscono nell'Italia il Paese dei loro sogni».
Garibaldi, pronipote di Giuseppe, l'eroe dei due mondi, da diversi anni ha ingaggiato una sfida a distanza con il Carroccio: tutto nacque nel 2007 quando si presentò per protesta al processo contro l'avo inscenato a Verona da alcuni militanti leghisti. Lo scorso anno invece a settembre, in occasione della visita del segretario della Lega Nord Matteo Salvini a Tolmezzo, Garibaldi rivendicò la paternità di uno striscione e di un tricolore srotolati durante la notte precedente al comizio, attraverso i quali ritornava all'attacco dei padani.
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Il Gazzettino