«Tutti mi avevano garantito il supporto se qualcuno cambia idea prendo atto»

«Tutti mi avevano garantito il supporto se qualcuno cambia idea prendo atto»
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IL PRESIDENTE
BELLUNO «Prima della presentazione delle liste avevo raccolto la disponibilità di entrambi gli schieramenti a sostenermi. Per questa ragione avevo annunciato che avrei distribuito le deleghe a tutti gli eletti. Se le condizioni sono cambiate ne prenderò atto». Roberto Padrin non ha la faccia di uno preoccupato. Né di chi teme l'imboscata. La sua capacità di mediazione e di ascolto, tuttavia, questa volta potrebbero non bastargli.

LE VARIABILI
Quasi tutto dipenderà dalle segreterie dei partiti del centrodestra e dalle pressioni che gli farà il centrosinistra per avere gli assessorati più di peso. Il primo terreno di scontro nella mappa di palazzo Piloni ha un nome ben preciso: deleghe. Assessorati. Già questa mattina alle undici e trenta ci sarà un primo vertice. Padrin ha chiamato tutti a raccolta. È verosimile che chiederà proprio agli eletti di limitare le ingerenze esterne. Il sindaco di Feltre Paolo Perenzin, che rappresenta il punto di riferimento della coalizione di centrosinistra, ha già chiarito che troverebbe innaturale confrontarsi con le segreterie ma che è disponibile a discutere con i quattro rappresentanti del centrodestra. «Sono anche curioso di capire se hanno tutti e quattro la stessa posizione sul prolungamento dell'autostrada» ha anticipato. Dall'altro lato dello schieramento Massimo Bortoluzzi, assessore uscente, che è rientrato in lista solo all'ultimo istante utile, ha una dote di 9015 voti ponderati (55 assoluti) risultando con Bogana (8013) il più eletto del centrodestra, ha un grande peso sulle spalle. Difficile immaginare che la Lega possa chiedergli di rinunciare ad un ruolo di primo piano. Pur non rischiando il posto Padrin non vuole rischiare di trovarsi a guidare la provincia senza una base ampia, diventando un presidente di parte o, peggio ancora, senza un consiglio che lo supporti e costretto a gestire l'ordinaria amministrazione senza avere chi supporta e vota i suoi provvedimenti.
STRADA TORTUOSA
«Sono molto soddisfatto delle riconferme - ha spiegato Padrin - e della rappresentatività che viene garantita al territorio. Mi dispiace per Cortina che è rimasta esclusa». Poi Padrin passa all'agenda: «Entro il 27 convocherò il primo Consiglio che dovrà nominare commissioni e rappresentanze, poi distribuirò le deleghe. Sarà un ragionamento basato su responsabilità e bene del territorio. Siamo davanti a una partita delicata».
PROLUNGAMENTO AUTOSTRADA

Uno dei nodi riguarda la decisione del centrosinistra di mettere nero su bianco in un programma la volontà di non proseguire l'autostrada oltre Pian di Vedoia. «So benissimo che sul prolungamento dell'autostrada - prosegue Padrin - le idee sono diverse. Uno degli impegni che avrò sarà quello di fare sintesi. Di provare a trovare le migliori soluzioni». Basterà questa strategia per aprire la strada ad un governo di coalizione? Al termine del vertice di questa mattina sarà più facile rispondere a questa domanda.
A.Z.
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Il Gazzettino