(mf) Tre proposte di delibera che riguardano il turismo, presentate da quattro consiglieri (due di maggioranza e due, di recente, d'opposizione) sono ancora ferme in un cassetto...
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Ora Renzo Scarpa e Ottavio Serena del gruppo misto (firmatari delle proposte assieme a Giancarlo Giacomin e Ciro Cotena della Lista Brugnaro) chiedono ufficialmente di prendere in considerazione questa documentazione, visto che proviene dal Consiglio comunale. «Da mesi sono ferme in Segreteria generale per un parere che continua a non arrivare - dicono Scarpa e Serena - Per questo abbiamo inviato una formale diffida ad adempiere a questo compito. Il parere di legittimità su un disegno di delibera non è un atto discrezionale e non è possibile che quei documenti siano tenuti fermi per tutto questo tempo».
Di cosa parlano questi documenti? La prima proposta riguarda la fissazione di un tetto massimo di sopportabilità, collocato allo stesso livello dei residenti, quindi poco meno di 55 mila persone al giorno. Nel progetto, il numero programmato potrà essere superato in determinate occasioni, a cominciare da Carnevale e Redentore. La seconda proposta di delibera introduce un ticket di ingresso alla città di 3 euro da applicarsi solo ai turisti non pernottanti. Inoltre si istituisce un sistema di parcheggi con lo scopo di privilegiare chi pernotta più giorni. Ultima proposta di provvedimento, una serie di misure per sostenere la residenza: defiscalizzazione o agevolazione per i proprietari di case che affittano a residenti e non a turisti.
«Nessun boicottaggio - risponde la presidente di commissione, Giorgia Pea - Tant'è che avevo offerto loro due date prima del bilancio, ma non potevano. Li sentiremo a fine mese, assieme ad ultime tre proposte».
«Sono perfettamente d'accordo con la presidente - conclude l'assessora al Turismo, Paola Mar - La Giunta non si occupa della parte amministrativa e quindi non so di questa cosa, ma certamente da parte mia non c'è nessuna ostativa nei confronti di quei disegni di delibera. Sono previsti in calendario e saranno trattati come tutti gli altri. Ci mancherebbe».
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Il Gazzettino