TURISMO BELLUNO La campagna pacifica e silenziosa sui social ha funzionato: gli

TURISMO BELLUNO La campagna pacifica e silenziosa sui social ha funzionato: gli
TURISMOBELLUNO La campagna pacifica e silenziosa sui social ha funzionato: gli agriturismi la spuntano sugli albergatori. La categoria ottiene infatti il via libera al...

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TURISMO
BELLUNO La campagna pacifica e silenziosa sui social ha funzionato: gli agriturismi la spuntano sugli albergatori. La categoria ottiene infatti il via libera al pernottamento dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Nel giro di una settimana è cambiato tutto e gli umori dei titolari delle strutture si sono decisamente ribaltati. Anche se per ora, in questa Fase 2, la riapertura riguarderà come tutte le strutture ricettive solo le persone autorizzate a spostarsi, vale a dire i lavoratori. Il chiarimento è stato pubblicato sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri, nella sezione delle Faq, ovvero delle domande frequenti, relative alla Fase 2. Alla domanda se alberghi, bed & breakfast e le altre strutture ricettive debbano restare chiuse, viene specificato infatti che «possono proseguire la loro attività», anche se per ora, ovviamente, «esclusivamente per le persone autorizzate a spostarsi secondo le previsioni normative vigenti e sempre nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie e della distanza interpersonale, evitando comunque di causare assembramenti negli spazi comuni o in prossimità degli accessi».

RIPARTENZA

Una notizia accolta con grande soddisfazione da Agriturist Veneto, che nei giorni scorsi aveva avviato una campagna di protesta sui social rilevando una discriminazione palese nei confronti degli agriturismi, ai quali, all'indomani del decreto del 4 maggio e della successiva ordinanza della Regione Veneto, veniva concesso di accogliere il personale ospedaliero, ma non gli operai e i dipendenti aziendali come sancito invece per gli alberghi. Un'ingiustizia che aveva fatto parlare di lobby degli albergatori e aveva spinto la categoria ad unirsi in un'azione comune. «Ringraziamo chi si è adoperato per sanare una situazione che ci stava penalizzando fortemente sottolinea Leonardo Granata, presidente di Agriturist Veneto -, dalla deputata vicentina Maria Cristina Caretta che su questo aveva presentato prontamente un'interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, al sottosegretario Giuseppe L'Abbate che ha sostenuto la nostra battaglia per parificare la disciplina a quanto già disposto per gli alberghi. Ora anche noi possiamo cominciare a riprendere la nostra attività e a cominciare a guardare con più fiducia al futuro, dal momento che disponiamo di ampi spazi all'aperto, che facilitano la possibilità di operare in sicurezza, nel rispetto di tutte le normative relative al distanziamento sociale dettate dall'emergenza coronavirus».
Alessia Trentin
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Il Gazzettino