Tumore: mamma muore a 34 anni

Tumore: mamma muore a 34 anni
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POVEGLIANO
«Amore mio, hai scelto di diventare un angelo proprio durante le feste che amavi tanto. Il Natale riusciva sempre a trasmetterti una felicità infinita. Ti prometto che sarà per sempre così. Ogni Natale sarà il nostro Natale». Sono le strazianti parole con cui Luca Benedet ha dato l'ultimo saluto a sua moglie Claudia Cecchetto. Un tumore al seno le ha spezzato la vita a soli 34 anni. Aveva cominciato a lottare contro la neoplasia non appena trentenne. Come una leonessa. Senza un attimo di tregua. Era riuscita a mettersi alle spalle operazioni chirurgiche e terapie sempre più pesanti. Ma nel periodo di Natale le cose sono improvvisamente precipitate.

L'ULTIMO NATALE
Proprio il 25 dicembre è stato l'ultimo giorno che Claudia ha passato a casa con Luca e suo figlio Lorenzo, di soli 5 anni. L'indomani, Santo Stefano, è stata ricoverata in ospedale a Treviso. Ormai le speranze erano ridotte al lumicino. Le cellule tumorali avevano via via intaccato anche gli altri organi. E il primo gennaio il suo cuore ha smesso di battere. «Ha sempre lottato con energia per tutta la durata della malattia ricorda il marito era lei che dava coraggio a noi, così come alle amiche colpite a loro volta da un tumore al seno».
LA FAMIGLIA
Claudia era originaria del quartiere di Santa Bona a Treviso. Aveva studiato all'istituto per geometri Palladio. E poi ha trovato lavoro come impiegata in uno studio tecnico di Preganziol. Nel frattempo aveva conosciuto Luca. Lui, geometra 39enne, originario di Spresiano, è titolare dello studio tecnico aperto in piazzetta Alcide De Gasperi. I due si sono sposati dieci anni fa: il 23 giugno del 2007. E sono andati a vivere assieme a Povegliano, in un'abitazione nella zona di via Brolo, poco lontano dal municipio. Cinque anni fa il loro amore è stato coronato dalla nascita del figlio Lorenzo. Per Claudia, come per tutte le mamme, una ragione di vita. Ma poi il tumore al seno ha sconvolto tutto facendo saltare ogni programma.
LA BATTAGLIA
La terribile diagnosi è arrivata quando Lorenzo non aveva ancora due anni. La battaglia di Claudia è iniziata in quel momento. Una battaglia durissima. Con un solo obiettivo: riuscire a spazzare via la malattia per veder crescere il figlio, assieme al marito. C'è stata una prima operazione chirurgica, eseguita dal dottor Nicola Balestrieri, senologo dell'Usl della Marca, oggi in servizio nell'ospedale di Vittorio Veneto, che per molte donne è un vero punto di riferimento. Poi le terapie. Le recidive. E ancora le terapie. Fino a questo Natale, con la corsa in ospedale nel giorno di Santo Stefano. Ma il fisico di Claudia era già molto provato. E il primo gennaio se n'è andata.
IL LUTTO

«Il Natale era il periodo dell'anno che preferiva. Da sempre sottolinea Luca amava curare tutti i preparativi per le feste». Adorava anche la montagna e le camminate tra i boschi e la neve. «E poi era concentrata al cento per cento su nostro figlio», scandisce faticando a trattenere le lacrime. «Ringrazio tutte le persone che in questi giorni sono state vicine a me e alle nostre famiglie conclude il marito voglio ringraziare tutte le persone che hanno cercato di aiutare Claudia. Partendo dal dottor Balestrieri con la fondazione Sanità, tutto il reparto di Oncologia dell'ospedale di Treviso, in primis i dottori Roberta Babare, Stefano Lamon, Paolo Carli, la dottoressa Polo e tutte, ma proprio tutte, le infermiere che in questi anni sono state dei veri angeli al nostro fianco».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino