Tumore al seno, storie di sofferenza e rinascita in Loggia

Tumore al seno, storie di sofferenza e rinascita in Loggia
IL PROGETTOTREVISO «Mi sono accorta da sola che qualcosa non andava. E il sospetto era fondato. Nel 2009 la terribile diagnosi: un carcinoma maligno al seno. È stato un fulmine...

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IL PROGETTO
TREVISO «Mi sono accorta da sola che qualcosa non andava. E il sospetto era fondato. Nel 2009 la terribile diagnosi: un carcinoma maligno al seno. È stato un fulmine a ciel sereno, ma sono riuscita ad affrontare tutto con una forza che non pensavo di avere». A raccontare la sua storia di sofferenza e rinascita è la trevigiana Claudia Grespan in un cortometraggio di sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno, E tu al posto mio? ideato e realizzato dal Gruppo centro di medicina a sostegno della Lilt.

I RACCONTI
«Avevo fatto dei controlli sei mesi prima. Tutto negativo. Fortunatamente ho ascoltato il mio corpo che mi dava dei chiari segnali, sono andata del medico e poi, dopo quel terribile esito, ho iniziato un percorso complicato, alleggerito solo dall'amore della mia famiglia e dei miei amici» continua Claudia. Una battaglia che pensava di aver vinto, ma dopo nove anni il tumore è ricomparso. «Mi chiedevo cosa avessi sbagliato. Avevo cambiato la mia alimentazione, il mio stile di vita. Ma ancora non bastava. C'era anche il fattore genetico. Vogliatevi bene, ascoltatevi, dedicate del tempo a voi stessi. La prevenzione e l'attenzione aiutano a scoprire il problema in tempo». Anche Sonia Pozzobon di San Biagio di Callalta ha avuto la stessa terribile diagnosi nel 2012, dopo un controllo per la sua mastopatia fibrocistica. «Mi è crollato il mondo addosso e mi sentivo smarrita. Il primo pensiero è stato verso la mia famiglia. Non volevo provassero dolore. Ma ero sollevata del fatto di avere io quel tumore, e non le mie figlie» racconta con la voce rotta dal pianto. «Con coraggio mi sono affidata ai medici e mi sono sentita coccolata. L'intervento prevedeva solo un quadrante, ma sono uscita con una mastectomia. Pensavo di aver preso il tumore in tempo. Dopo un ulteriore controllo ho scoperto di avere una micrometastasi al secondo linfonodo e questo ha significato un altro intervento. Fate i controlli e siate sempre positivi». Sonia non ha perso la fiducia e la positività, e grazie anche all'amore dei suoi cari è rinata, nonostante il linfedema e le terapie ormonali.
L'INCONTRO
Una storia che le due donne racconteranno anche giovedì dalle 18.30 sotto la Loggia dei Cavalieri a chiusura dell'Ottobre Rosa trevigiano, accompagnate da Gloria Tessarolo, assessore alle politiche sociali, Alessandro Gava, presidente Lilt Treviso, e del radiologo Nicola Martino, direttore sanitario Centro di medicina Treviso, con sede a Villorba. Una dimostrazione di fiducia verso la vita e la medicina, che grazie alla diagnosi precoce e alla terapia dona a tante donne una seconda vita. Claudia e Sonia hanno scelto di proseguire un'attività di volontariato con la Lilt Trevigiana per condividere con le altre donne la propria esperienza.

Benedetta Basso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino