Truffa Venice, giudice nomina consulente per esaminare gli estratti conto della banca

Truffa Venice, giudice nomina consulente per esaminare gli estratti conto della banca
BATTAGLIA CIVILE PORDENONE La battaglia civile ingaggiata dall'Afue per ottenere un risarcimento dalle banche in cui la Venice...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BATTAGLIA CIVILE

PORDENONE La battaglia civile ingaggiata dall'Afue per ottenere un risarcimento dalle banche in cui la Venice Investment Group faceva confluire i milioni di euro dei risparmiatori truffati si arricchisce di un nuovo passaggio. L'udienza, rinviata per l'emergenza Covid, segna un punto a favore dell'associazione, perchè il giudice Barbara Lenisa ha accolto la richiesta di accertamento tecnico preventivo sugli estratti conto avanzata dall'avvocato Enrico Conti. L'obiettivo è dimostrare, attraverso la nomina di un consulente tecnico d'ufficio, che la banca croata non ha rispettato le norme antiriciclaggio. Il consulente è già stato indicato dal giudice: è Francesco Paolo Giuffrida. L'incarico sarà conferito il 17 luglio.
Afue chiama in causa la Zagrebacka Banka, l'istituto di credito croato che ha movimentato il fiume di denaro raccolto tra Friuli e Veneto dal trader Fabio Gaiatto. Attraverso la consulenza, si vuole dimostrare che la banca croata non ha rispettato le norme antiriciclaggio. La causa riguarda soltanto due vittime della mega truffa costata a Gaiatto 15 anni e 4 mesi di reclusione. È una sorta di caso pilota, che in caso di risultati positivi potrebbe aprire concrete possibilità di ristoro per i truffati. «Sin dall'inizio - commenta il fondatore di Afue, Daniele Pistolesi - abbiamo seguito la strategia di dimostrare la negligenza delle banche depositarie coinvolte. Riteniamo che sia l'unica strada valida per portare un ristoro, anche parziale, ai nostri associati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino