«Troppo rumore»: i bar di piazza Cima in tribunale

«Troppo rumore»: i bar di piazza Cima in tribunale
CONEGLIANODa zona a traffico limitato a zona di guerra, da luogo della movida coneglianese, elemento quasi simbolico degli sforzi di rivitalizzare le presenze soprattutto dei...

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CONEGLIANO
Da zona a traffico limitato a zona di guerra, da luogo della movida coneglianese, elemento quasi simbolico degli sforzi di rivitalizzare le presenze soprattutto dei giovani in centro, a trincea del conflitto fra una famiglia di residenti e tre bar che si affacciano nella zona di Piazza Cima, finiti davanti al giudice civile di Treviso con l'accusa di esagerare con decibel e orari di apertura notturni.

La vicenda vede coinvolti il bar Padova, il Ragazzi di Via e il Dry, cioè i tre vertici del triangolo il cui perimetro misura la zona più popolare della vita serale e notturna in città. Locali che allungano gli orari di apertura oltre le 23, con buona disponibilità di posti all'aperto e che spesso oltre alla musica da impianto hi-fi che accompagna gli aperitivi e le bevute del dopo cena organizzano anche musica dal vivo. Tutto bello ma non per una famiglia del posto che, assediata da ritmi e vociare notturni, ha deciso di presentare una istanza urgente al Tribunale civile che ha come oggetto l'inquinamento da rumore. E così i titolari dei tre locali, difesi dagli avvocati Claudia Brugioni e Luigi Maschio del Foro di Treviso e dall'avvocato pordenonese Michele Feltrin, si sono ritrovati tra capo e collo una causa con il rischio, se la perdessero, di vedere stravolte le loro attività. Se non proprio di essere costretti a chiudere. La famiglia di residenti che vuole spegnere gli amplificatori quando, a dire il vero, il divertimento dei giovani è praticamente appena iniziato non ce la farebbe proprio a sopportare quello che definisce un baccano continuo fino alla ore più tarde della notte. Risultato: in casa non dorme più nessuno se non quando i bar staccano la spina agli amplificatori e la gente torna a casa. E ha richiesto che vengano rispettati gli orari canonici, a cominciare da una chiusura anticipata rispetto a quello che succede soprattutto d'estate e lo stop alla musica già a partire dalle 23. La querelle fa discutere la città: da una parte c'è infatti il legittimo diritto di chi vive nella zona a potersi addormentare, dall'altro la frizzante atmosfera intorno a Piazza Cima che per tanti coneglianesi rappresenta la priva del successo - in molti dicono finalmente - di sforzi per riconsegnare il centro storico al suo ruolo di luogo della socialità e dell'aggregazione. Tra i due litiganti è possibile che alla fine... godano in realtà tutti. I legali delle parti starebbero infatti lavorando ad un accordo da formalizzare prima di arrivare alla sentenza del giudice che metta d'accordo le esigenze dei litiganti.
Denis Barea
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Il Gazzettino