Troppi incidenti in città: pedoni e ciclisti sotto tutela

Troppi incidenti in città: pedoni e ciclisti sotto tutela
INCIDENTIPORDENONE Troppi incidendi sulle strisce pedonali e il Comune corre ai ripari. Gli investimenti avvenuti negli ultimi mesi - lunedì mattina una donna è caduta a terra,...

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INCIDENTI
PORDENONE Troppi incidendi sulle strisce pedonali e il Comune corre ai ripari. Gli investimenti avvenuti negli ultimi mesi - lunedì mattina una donna è caduta a terra, tra via XXX Aprile e via Oberdan dopo essere stata urtata da una macchina - hanno spinto l'assessore Cristina Amirante a prendere in mano la situazione. Il lavoro dell'amministrazione Ciriani, soprattutto per quanto riguarda il cuore di Pordenone (ma anche lungo le principali via di comunicazione che collegano il centro ai quartieri) sarà incentrato soprattutto sulla sicurezza di ciclisti e pedoni. Con un occhio di riguardo agli attraversamenti stradali per i quali è prevista, nei punti considerati più critici, l'installazione di dispositivi intelligenti in grado di illuminarsi solo quando un pedone si avvicina al ciglio della strada per attraversarla. Funzionano grazie a dei sensori. In questo modo il passaggio pedonale è molto più visibile ed individuabile, catalizzando da lontano l'attenzione dell'automobilista che è portato a diminuire la velocità.

LA SICUREZZA
«Stiamo parlando - spiega l'assessore Cristina Amirante - di sistemi che io e il sindaco abbiamo visto a Ecomondo, la Fiera internazionale del recupero di materia ed energia della quale siamo stati ospiti lo scorso anno. Il percorso pedonale si illumina quando i sensori avvertono la presenza di un utente della strada che deve attraversala. Contemporaneamente dei segnali stradali luminosi avvertono gli automobilisti in transito che c'è una persona in procinto di passare da una parte all'altra della strada». Servendosi di particolari dispositivi capaci di monitorare l'attenzione del guidatore, saranno esaminate le percezioni e le reazioni dei conducenti in prossimità dell'attraversamento stesso. Torneranno utili soprattutto di sera, quando piove e quando la nebbia riduce di molto la visibilità.
IL COSTO
«Non si tratta di interventi irrilevanti dal punto di vista economico ricorda l'assessore se si considera che solo per il posizionamento delle luci serviranno, per ogni passaggio pedonale, 10mila euro. Pertanto inizialmente interverremo su cinque punti (pericolosi) della viabilità, quattro dei quali sono stati già individuati in base alle segnalazioni dei cittadini: via Nuova di Corva (in prossimità della zona industriale), via Maestra Vecchia, via Udine e tra via Vallona e Borgo Colonna. Gli interventi sono previsti nel piano delle asfaltature da un milione di euro». Secondo l'assessore «sarà importante intervenire attuando provvedimenti basati su una mobilità migliore. Un lavoro impegnativo che ci vede impegnati da tempo e che, come in alcuni casi, ha già cominciato a sortire gli effetti desiderati. E' stato appurato che laddove è stata tolta la sosta delle auto in prossimità degli attraversamenti, il numero degli investimenti è drasticamente calato. Quello che abbiamo più a cuore sottolinea Amirante è creare situazioni di maggiore sicurezza per le utenze deboli e concepire un traffico lento e morbido. Senza, tuttavia, aumentare i livelli di inquinamento da smog. Sarà, più in generale, una stagione di interventi che andranno in un'unica direzione: mettere nella condizione pedoni e ciclisti di poter circolare in sicurezza, senza il rischio di andare incontro a pericoli legati alla circolazione dei veicoli».
CICLISTI

C'è però anche il rovescio della medaglia. Sta crescendo il numero dei ciclisti indisciplinati, soprattutto in età scolare tra chi corre sui marciapiedi o sotto i portici, passa sulle strisce pedonali senza scendere dalla sella e non è dotato del campanello. La linea dura dell'amministrazione comunale, peraltro già annunciata da tempo, non farà sconti: le sanzioni variano, a seconda dei casi, da 41 a 169 euro. Per i pedoni, invece, la normativa è meno severa: si va dai 25 ai 100 euro.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino