Trionfo cinese al festival di Torino

Trionfo cinese al festival di Torino
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Si lascia sempre il Torino Film Festival con la sensazione appagata di aver partecipato a una settimana di visioni, puntuale e ricca nella sua offerta e soprattutto esaustiva delle diverse identità del mondo cinema. Dopo la Mostra di Venezia, dunque, anche questa 34esima edizione, conclusasi ieri sera, si è confermata come l'appuntamento italiano più autorevole grazie soprattutto al lavoro minuzioso e attento del gruppo di selezionatori, sotto la guida del direttore Emanuela Martini.

Il concorso è stato vinto dal film cinese Juan Zeng Zhe - The donor di Qiwu Zhang, con una storia familiare dove il perno è la ricerca di un rene necessario alla sopravvivenza della sorella di un cugino ricco. Allo stesso film è andato il riconoscimento per la sceneggiatura. Meno convincente il Gran Premio assegnato al sudamericano Los decentes di Lukas Valenta Rinner, sorta di apologo pessimista su modelli di società contrapposte. Condivisibili i premi agli attori Rebecca Hall per Christine, la conduttrice televisiva americana che si uccise in diretta e il giovane Nicolas Duran per Jesus, scandaglio non troppo riuscito sulla sbandata gioventù messicana. Il pubblico, invece, ha premiato il mistero dei bambini scomparsi nel villaggio tedesco di Wir sind die flut, durante l'ultima marea. Niente da fare per l'italiano I figli della notte di Andrea De Sica (figlio di Manuel e nipote di Vittorio), che aveva comunque raccolto molte perplessità, nonostante un tentativo coraggioso di estraniarsi dalla commedia.
Si è chiusa dunque un'edizione che ha portato molte opere interessanti, dal fluviale Lav Diaz (il Lullaby di Berlino, 8 ore) al cattivissimo Paul Verhoeven di Elle, dalla seconda parte della retrospettiva Cose che verranno alla preziosa sezione documentaristica, fino all'anteprima nazionale dell'ultimo Clint Eastwood (l'ottimo Sully), in sala da giovedì prossimo.
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Il Gazzettino