CAVALLINO TREPORTI Ancora furti nelle imbarcazioni ormeggiate a riva. È quanto accaduto la scorsa notte a Treporti, lungo le...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ancora furti nelle imbarcazioni ormeggiate a riva. È quanto accaduto la scorsa notte a Treporti, lungo le rive del canale Portosecco. Tre, in particolare, le imbarcazioni prese di mira dalle quale i soliti ignoti hanno fatto sparire altrettanti motori per un valore complessivo di circa 15 mila euro. Anche perché uno dei tre motori era nuovo ed era stato montato pochi giorni fa. A constatare l'avvenuto furto sono stati i proprietari delle imbarcazioni ieri mattina, con la notizia rimbalzata direttamente nella pagina Facebook Diportisti laguna veneta con la successiva segnalazione di un successivo furto avvenuto sempre la scorsa notte, in questo caso di un'imbarcazione, ormeggiata a Punta Sabbioni. Inevitabile la rabbia dei proprietari delle imbarcazioni, mentre tra la pagina social molti hanno invocato più controlli. Altri ancora hanno proposto di avviare delle ronde notturne lungo gli argini per allontanare eventuali malintenzionati. «È fondamentale ha commentato Mirco Bodi, amministratore della pagina dei diportisti che vengano presentate delle denunce: solo di fronte a degli atti formali che certificano la presenza di un problema, le forze dell'ordine possono intervenire».
Da registrare che ad inizio mese erano stati segnalati dei furti analoghi nelle rive del canale Pordelio, soprattutto nella zona compresa tra Ca' Savio e Ca' Pasquali. In quelle occasioni a sparire era stata soprattutto la benzina dai serbatoi, in genere da rivendere al mercato nero. Uguale la stizza dei proprietari delle barche, che anche in quell'occasione avevano annunciato l'intenzione di avviare delle ronde o comunque dei controlli durante le ore notturne di fronte alle proprie imbarcazioni.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino