TRENTO ALPINI, SABOTATE LINEE FERROVIARIE PISTA ANARCHICA Le linee ferroviarie

TRENTO ALPINI, SABOTATE LINEE FERROVIARIE PISTA ANARCHICA Le linee ferroviarie
TRENTOALPINI, SABOTATE LINEE FERROVIARIEPISTA ANARCHICALe linee ferroviarie del Brennero, a Lavis, e della Valsugana a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRENTO
ALPINI, SABOTATE

LINEE FERROVIARIE
PISTA ANARCHICA
Le linee ferroviarie del Brennero, a Lavis, e della Valsugana a Civezzano, in Trentino, sono state sabotate nella notte che ha preceduto l'inizio dell'adunata nazionale degli alpini a Trento, dove, solo nella prima giornata, gli arrivi sono stati 140.000. Un tentativo di sabotaggio, andato a vuoto, è stato compiuto anche sulla tratta Trento-Malè. Un ulteriore episodio di danneggiamento si è verificato sulla Valsugana, a Caldonazzo, in tarda mattinata. Disagi sulla linea del Brennero fino al primo pomeriggio. A indagare sull'accaduto è la Digos di Trento, che non esclude alcuna pista, compresa quella anarchica. «Fenomeni deprecabili», dice l'Associazione nazionale alpini.
SIENA
ACIDO CONTRO IL GENERO
«TROPPO VECCHIO»
Non accettavano quel genero troppo più grande della figlia, 27 anni di differenza di età. Da quando si erano sposati, nel 2016, si sarebbero susseguite minacce e atti persecutori fino ad arrivare a ordinare due aggressioni - tra la Toscana e il Piemonte, dove la coppia di è trasferita - con l'acido nei confronti dello sposo indesiderato, un 48enne, che ha subito lesioni permanenti al viso. È l'accusa che ha portato all'arresto del padre e della madre della giovane sposa: 45 anni e origini siciliane lei; 53 anni, calabrese lui, che si trovava già agli arresti domiciliari.
BRESCIA
SANA, INDAGATE
ANCHE MAMMA E ZIA
Il padre, lo zio e il fratello in carcere. E ora anche la madre e la zia di Sana Cheema sono indagate. Perché la polizia del Pakistan vuole sapere se davvero, come le donne sostengono, non sapessero nulla della volontà del marito di uccidere la figlia che rifiutava un matrimonio combinato. Si allarga quindi l'indagine sulla morte della 25enne italo pakistana, cresciuta a Brescia, e assassinata in patria il 18 aprile.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino