Tremila persone seguite dai servizi sociali, la maggioranza in periferia

Tremila persone seguite dai servizi sociali, la maggioranza in periferia
SERVIZI SOCIALIPORDENONE La lenta ripresa occupazionale, che si sta osservando nella Destra Tagliamento, deve fare i conti con quanti hanno perso il posto di lavoro e che non...

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SERVIZI SOCIALI
PORDENONE La lenta ripresa occupazionale, che si sta osservando nella Destra Tagliamento, deve fare i conti con quanti hanno perso il posto di lavoro e che non riescono a reinserirsi nel sistema occupazionale. Italiani e migranti (di prima e seconda generazione), soprattutto nordafricani. La crisi non ha fatto sconti e soprattutto distinzioni. Tant'è che il tessuto sociale di Pordenone sta cominciando sempre più ad impoverirsi. Su una popolazione di circa 51mila persone, più di 3mila risultano essere assistite dai servizi sociali.

I NUMERI
«Numeri alti fanno sapere dal Comune che mostrano come questa città stia invecchiando velocemente e come, purtroppo, siano in aumento le persone che bussano alle porte del Municipio alla ricerca di aiuto. La maggior parte sono migranti di prima e seconda generazione, persone che una ventina di anni fa hanno lasciato le loro terre per venire a cercare fortuna in Italia. I cosiddetti migranti economici. Persone che, complice la crisi economica, stanno ora cominciando a mostrare tutta una serie di problematiche connesse soprattutto alla perdita del lavoro. Ecco che, non disponendo di una rete sociale di sostegno forte come la nostra, hanno cominciato a rivolgersi massicciamente ai servizi istituzionali che, con le risorse a disposizione, devono cercare di far fronte alle emergenze».
IN CARICO

Attualmente, come detto, in carico ai servizi sociali ci sono più di 3mila persone. Negli ultimi anni le richieste di aiuto da parte degli stranieri hanno sfondato quota 800. «Numeri che si commentano da soli aggiungo dal Comune e che dimostrano come a Pordenone la situazione socio-economica sia profondamente mutata nel tempo. Ecco quindi che gran parte del bilancio sociale, per la parte relativa ai sussidi, finisce per essere impiegata per sostenere gli immigrati che, lo ribadisco, non hanno nulla a che vedere con i richiedenti asilo. Molti di loro, oltre ad aver perso il lavoro, hanno in piedi anche cause di divorzio». Un altro problema da non sottovalutare è la componente dei minori. Sempre su base degli ultimi anni, quelli assistiti dai servizi sociali sono aumentati del 6 per cento. Ragazzini che spesso stanno pagando le situazioni di difficoltà che si sono venute a creare all'interno del nucleo familiare. Giovani disadattati, che dovrebbero rappresentare il futuro ma che invece rischiano di naufragare afflitti da tutta una serie di problematiche. «Un messaggio - ha ribadito in più occasioni il vicesindaco Eligio Grizzo - deve passare forte e chiaro: il Comune e i servizi sociali non fanno distinzioni e, nel limite del possibile, cercano di aiutare la maggior parte delle persone in possesso dei requisiti. Ma non possiamo aiutare tutti e, soprattutto, per periodi prolungati».
Al.Co.
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Il Gazzettino