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«I luoghi più interessati dall'abbandono di minori stranieri - spiega l'assessore comunale alle Politiche Sociali Simone Venturini - sono quelli che dispongono di grandi infrastrutture come stazioni, porti e aeroporti». A Venezia il fenomeno è in crescita, sono oltre un centinaio i minori all'anno ritrovati che possono rimanere nelle strutture protette fino alla maggiore età: qualcuno scappa e qualcuno trova lavoro grazie all'azione degli assistenti sociali. Per prima cosa però, l'amministrazione cercherà di rintracciare eventuali parenti dentro e fuori la regione. «Non si fa distinzione tra profughi o no - aggiunge Venturini - il Comune prende in carico tutti i minori stranieri non accompagnati all'interno di strutture specializzate». E alla, lo Stato rimborsa al Comune una quota per il vitto e l'alloggio dei piccoli, che però è sempre inferiore alle spese effettive. «Gli uffici mi segnalano - prosegue l'assessore - che c'è un incremento di questi episodi nell'ultimo periodo, complici anche le emergenze internazionali. Venezia è la porta dell'Est sia su gomma sia sui binari quindi è più interessata e subisce maggiormente questo fenomeno rispetto ad altri Comuni». L'intenzione ora, è quella di fare una segnalazione al governo per chiedere equità nelle spese di mantenimento dei minori. «Cercheremo di capire - conclude Venturini - quali siano i margini per un intervento condiviso e non lasciare che le spese siano interamente a carico delle casse comunali. Questa specificità di Venezia "non voluta" non deve pesare sulla collettività».
(ha collaborato
Giorgia Pradolin)
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Il Gazzettino