Travolta e uccisa: è caccia al pirata della strada

Travolta e uccisa: è caccia al pirata della strada
Era una giornata cominciata nel migliore dei modi, con una gita al mare, in compagnia di una cara amica, per godere delle bellezza del litorale. ...

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Era una giornata cominciata nel migliore dei modi, con una gita al mare, in compagnia di una cara amica, per godere delle bellezza del litorale.

La sera, al rientro dalla breve vacanza domenicale, la tragedia. Mariagrazia Redavid, 65 anni, residente ad Arta Terme, raggiunge il comune di residenza con un pullman; con lei c'è l'amica ed entrambe scendono alla fermata del bus poco lontana dall'albergo Trieste. Fanno qualche passo a piedi, in via Carducci, dirette a casa, quando un'automobile travolge la 65enne che, nel violentissimo impatto, riporta ferite gravissime. L'amica, che resta miracolosamente illesa, è sconvolta e chiama subito aiuto; sono circa le 19.30 e sul posto giunge un'ambulanza, ma il personale medico del 118 non può far nulla se non constatare il decesso della Redavid. L'investitore scappa via veloce e non si ferma a prestare soccorso; non fa neanche una telefonata anonima. Siamo sulla strada che da Arta porta a Piano d'Arta, nella frazione di Avosacco, in comune di Arta Terme. Arrivano i carabinieri della Compagnia di Tolmezzo, comandata dal capitano Stefano Bortone, che cercano di individuare il pirata della strada. Ma è scappato verso valle; si è dileguato. Rischia l'arresto per omicidio stradale. Ricevuto il nulla osta dalla Procura, la salma è stata rimossa e composta nella cella mortuaria. I carabinieri lanciano un appello: chi ha visto qualcosa chiami il 112. La donna, vedova, lascia il figlio Massimo, dipendente della cartiera Burgo di Tolmezzo. Dopo aver lavorato molto all'estero, la Redavid aveva fatto per molti anni la cuoca in un hotel di Arta.
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Il Gazzettino