«Tragedia annunciata, avevamo avvisato del pericolo»

«Tragedia annunciata, avevamo avvisato del pericolo»
LE REAZIONIL'eco di quanto avvenuto a Codevigo ha interessato anche la zona del Conselvano, in particolare i comuni di Bagnoli e Agna, i cui sindaci vivono ormai da circa due anni...

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LE REAZIONI
L'eco di quanto avvenuto a Codevigo ha interessato anche la zona del Conselvano, in particolare i comuni di Bagnoli e Agna, i cui sindaci vivono ormai da circa due anni le vicende legate ai richiedenti asilo e le problematiche connesse. «Con un sentimento di dispiacere, misto a tristezza, ho appreso del grave incidente e della morte del migrante a Codevigo - sottolinea Roberto Milan, primo cittadino di Bagnoli - Il primo pensiero va a questa persona che ha trovato la morte distante dal suo paese, da dove era fuggito in cerca di una vita migliore. Il secondo alla persona che, suo malgrado, ha cagionato l'incidente, spero senza colpe».

Milan si dice anche rammaricato «perchè per certi aspetti si tratta di una tragedia annunciata». E spiega il suo ragionamento: «Sono caduti finora nel vuoto le richieste scritte, la prima appena arrivati i profughi nel novembre 2015, oltre a quelle verbali presentate alla Cooperativa che gestisce San Siro, oltre che alle autorità preposte sul mancato uso delle pettorine da parte dei migranti nelle ore notturne e degli altri dispositivi luminosi obbligatori». Il sindaco ricorda anche «di avere sollecitato le forze dell'ordine, a cui va il mio plauso e ringraziamento, affinchè effettuino i relativi controlli e accertamenti proprio a tutela dell'incolumità dei richiedenti asilo e altresì di chi guida». Il primo cittadino di Bagnoli, sede dell'hub padovana, quindi aggiunge: «Vi sono seri dubbi sulla effettiva e adeguata informazione che dovrebbe fornire la cooperativa, pagata anche per questo, sulla educazione stradale. Ho sollecitato gli enti competenti ad effettuare controlli sulla cooperativa di San Siro, che è la stessa che gestisce Cona, e trattenga loro il corrispettivo se non effettua concretamente questi insegnamenti civici».
Della visibilità dei migranti che girano per le strade del territorio si era parlato solo qualche settimana fa in Prefettura a Padova nel corso di un incontro tra un nutrito gruppo di sindaci del Conselvano e il prefetto Renato Franceschelli. «Il tragico evento di Codevigo conferma la bontà della scelta di Bagnoli di partecipare al bando comunitario europeo, come ente capofila, scelta votata dal consiglio comunale lunedì scorso» conclude Milan.
Anche il collega sindaco di Agna, Gianluca Piva, interviene sulla questione: «Grande è il dispiacere per quanto accaduto a Codevigo, ma quante volte ho scritto e messo in guardia le cooperative e le Prefetture della pericolosità di questo vagare in bici senza dispositivi di visibilità». E ancora: «Se fosse vero che qualcuno o qualche associazione ha indotto i migranti a protestare in questo modo girando anche di notte per le nostre strade, stiamo parlando di incoscienza pura perché si mette a repentaglio tanto la sicurezza di questi profughi quanto quella di chi sta guidando».

Di tono diverso invece è l'appello del Coordinamento Bassa padovana accoglie, che per bocca di Loris Ramazzina invita «a partecipare a questa marcia della dignità, accompagnando in tanti i richiedenti asilo di Conetta alla Prefettura di Venezia». Ramazzina ricorda anche che «in più di una occasione insieme ai parlamentari di Sinistra Italiana, nel corso di visite di garanzia, abbiamo denunciato le pessime condizioni di vita all'interno del campo e la necessità di arrivare ad una rapida chiusura e ricollocazione dei richiedenti asilo».
n.b.
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Il Gazzettino