L'INTEGRAZIONE BELLUNO Un lavoro costante e silenzioso. Un lavoro volto...
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BELLUNO Un lavoro costante e silenzioso. Un lavoro volto alla formazione e alla prevenzione portato avanti in questi anni anni sopratutto a livello culturale. «Perché crediamo che la cultura e il dialogo possano preservare i giovani da ogni tipo di estremismo». Così le associazioni Insieme Per il Bene Comune e Uim (Unione italiana migranti nel mondo) di Belluno e Treviso ogni anno organizzano convegni interculturali e manifestazioni per far conoscere le tradizioni, le usanze e i costumi del mondo arabo, sia alla cittadinanza bellunese che ai giovani di seconda generazione rendendoli attivi nella partecipazione di questi eventi «per fargli amare la cultura del dialogo, del rispetto e della conoscenza reciproca». Ed è anche questo l'obiettivo della terza edizione di Sapori e tradizioni dell'Africa in programma sabato prossimo, 28 aprile, nel padiglione E di Longarone Fiere. Durante l'evento verranno trattati diversi temi: dall'immigrazione all'integrazione, ai giovani di seconda generazione. Il programma: alle 15 apertura dei vari stand, esposizioni di artigianato tradizionale, quadri artistici, la tenda beduina; e ci saranno anche un cavallo con la tipica bardatura araba, costumi tradizionali, e un esposizione del tradizionale matrimonio marocchino, oltre a musica folcloristica marocchina; dalle 18 dibattito su tematiche riguardanti l'immigrazione, sull'esempio del Marocco nella regolarizzazione dell'immigrazione, tema che verrà trattato dal prof. Yacine Tanane dell'Università di Rabat esperto di diritto internazionale, con brevi interventi delle autorità locali, del segretario della Uil regionale, del vescovo della diocesi Belluno-Feltre, mons. Renato Marangoni, ed esponenti del mondo islamico italiano che tratteranno il tema dell'educazione e della prevenzione dei giovani di seconda generazione dagli estremismi di stampo religioso. Infine verrà proiettato un breve documentario sulla centenaria pacifica convivenza fra le varie fedi nel regno del Marocco. Alle 19.30 chiusura con la cena multietnica.
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Il Gazzettino