MILANO - Abderazzak Touil mostra il quaderno di italiano del fratello. Ha la copertina rossa, una quarantina di esercizi di grammatica e in cima a ogni pagina c'è la data delle...
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Adesso «gli sviluppi investigativi potranno aiutare a completare il quadro informativo, anche chiarendo quale ruolo abbia effettivamente svolto Touil», dice il responsabile del Viminale. Ma in ogni caso il giovane marocchino andava bloccato, taglia corto il premier Matteo Renzi: «Quando viene arrestato un presunto responsabile, non si può dire era meglio non arrestarlo. Poi può darsi non sia colpevole, io sono per la presunzione di innocenza. Ma chi dice che era meglio non fermarlo vorrei stenderlo sul lettino e fargli raccontare che cosa ha fatto da piccolo». Il caso Touil insomma infiamma gli animi e le scarne informazioni dalla Tunisia non aiutano a rasserenare il clima: fonti ufficiali hanno fornito quattro diverse ipotesi investigative in due giorni, per il momento senza il supporto di atti di inchiesta non ancora inoltrati alla Corte d'Appello di Milano. L'ultima parrebbe quella ufficiale, Abdallah sarebbe un trafficante di armi e avrebbe avuto il compito di fornire al gruppo di fuoco l'arsenale per la strage al museo. Insomma, un uomo del «primo cerchio», quello più vicino ai terroristi. Ma il fatto che proprio il 18 marzo avrebbe incontrato Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, con i quali si sarebbe diretto a piedi verso il Bardo, è stato smentito dai registri dell'istituto Franceschi. Gli insegnanti sono stati ascoltati dagli inquirenti: «Il 16 e il 19 marzo il ragazzo era in classe». Il pm Maurizio Romanelli sta ricostruendo vita, amicizie e spostamenti di Touil. Dalle sim card sequestrate si risalirà ai suoi contatti, perché se è vero che il giorno dell'attentato era nell'appartamento di Gaggiano con la mamma Fatma e i fratelli, il suo supporto alla cellula potrebbe essere precedente. E le penn drive trovate dagli investigatori potrebbero contenere materiale importante sul suo presunto «appoggio logistico» alla jihad. Intanto Abdel Majid è in isolamento in una cella del sesto raggio a San Vittore. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino