TORREGLIA Ennesimo incidente provocato dall'improvviso attraversamento della

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TORREGLIAEnnesimo incidente provocato dall'improvviso attraversamento della strada da parte di un cinghiale: l'animale è morto, gravi danni ad un mezzo e tantissima paura per il...

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TORREGLIA
Ennesimo incidente provocato dall'improvviso attraversamento della strada da parte di un cinghiale: l'animale è morto, gravi danni ad un mezzo e tantissima paura per il conducente. Ben peggiore poteva essere tuttavia l'esito dell'ennesima collisione causato l'altra notte da un esemplare dal peso di circa un quintale colpito in pieno dal furgone di un esercente che stava rincasando dopo la chiusura del locale.

Protagonista dalla disavventura Naziario Tasinato, proprietario della pizzeria Il Veliero nella piazza di Bresseo. Poco prima delle 2 dell'altra notta il ristoratore, dopo aver lasciato il locale, si era immesso sulla provinciale che collega la provinciale dei Colli a Luvigliano per raggiungere la propria abitazione di Torreglia. «Procedevo non oltre ai 40 orari ha spiegato Tasinato ben consapevole del fatto che quel tratto è infestato dai cinghiali». Non ha nemmeno fatto in tempo a guardarsi intorno, quando dal buio è sbucato un bestione dal peso di circa un quintale. Non c'è stato modo di evitarlo.
L'urto frontale con il furgone del ristoratore è stato violento. L'animale è stramazzato a terra. All'interno del veicolo sono esplosi gli air bag e dal radiatore si è subito alzata una colonna di fumo. Il mezzo era inservibile. Il ristoratore, ci ha messo qualche minuto prima di riaversi dallo spavento. Non ha riportato alcuna ferita, ma ha pensato bene di chiedere l'aiuto di carabinieri e di un carro attrezzi.
L'arrivo dei militari è stato prontissimo. «Poco dopo continua il ristoratore è arrivata una persona, mandato da un meccanico di fiducia, che ha caricare l'animale su un furgone. Poi è stata la volta del carro attrezzi. Dopo il danno al mezzo, ho dovuto anche subire la beffa della nottata completamente in bianco».
Ma le sorprese non erano finite. «Il mattino dopo sono andato dal carrozziere per constatare i danni ha detto Nazario Tasinato, e mi sono sentito chiedere se ero assicurato contro questo tipo di incidenti. In caso contrario non avrei visto un solo euro di rimborso». Come non bastasse, poco dopo il ristoratore ha visto l'autista del mezzo che aveva caricato il cinghiale ucciso, scaricare la bestia sul ciglio della strada. «Il motivo ha commentato il ristoratore era che non era autorizzato a toccare l'animale. A farlo, al posto suo avrebbero dovuto essere gli addetti all'Ente Parco».
L'impatto avvenuto in via Liviana causato dall'attraversamento dei cinghiali è il terzo dallo scorso ottobre, quando un motociclista fini in ospedale con 8 costole rotte per evitare un animale. «Avessi viaggiato su un'utilitaria ha concluso il ristoratore - avrei subìto conseguenze più pesanti».
E via Liviana nel frattempo ha conquistato il triste primato di zona rossa per il passaggio degli animali, che danno l'assalto a proprietà e vigneti. Tutta la zona circostante, attorno alle pendici del Monte Lonzina, sembra letteralmente infestata dai branchi di animali, Gli assalti si fanno sempre più numerosi nel momento in cui la maturazione dell'uva ne richiama un branco dietro ad un altro.

Il Parco Colli continua ad intensificare la caccia, dislocando, anche nella stessa zona, un fuoristrada dotato di un faro, sul quale viaggiano cacciatori armati di carabina a precisione. Ma la situazione per gli abitanti della zona, che hanno paura a rincasare dopo che si è fatto buio, è diventata davvero insostenibile. «Qualcuno faccia qualcosa - dicono allarmati - altrimenti su questa strada ci scapperà davvero il morto».
Lucio Piva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino