TORRE DI MOSTO La questione degli indennizzi per gli espropri relativi all'area

TORRE DI MOSTO La questione degli indennizzi per gli espropri relativi all'area
TORRE DI MOSTOLa questione degli indennizzi per gli espropri relativi all'area industriale Ponte Tezze torna ad animare il dibattito consiliare. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TORRE DI MOSTO
La questione degli indennizzi per gli espropri relativi all'area industriale Ponte Tezze torna ad animare il dibattito consiliare.

L'occasione è data dalla discussione del Bilancio consuntivo 2018 in cui è stata inserita la voce di 103mila euro che il Comune deve pagare,in base ad una sentenza definitiva della Corte di Cassazione, per poco più di 2700 metri quadri di terreno, espropriati venti anni fa . Una cifra tra le 8 e 10 volte superiore a quella che si sarebbe potuto pagare qualora fosse intervenuto un accordo bonario nei tempi immediatamente successivi all'esproprio. Le Amministrazioni comunali precedenti - ha detto l'assessore Tiziano Pasquon, nel sua relazione non si sono comportate come un buon padre di famiglia e ora il Comune deve pagare questa cifra che nel 2019 sarà sottratta all'esecuzione di opere pubbliche a Torre di Mosto.
A fronte di una accantonamento di 25 mila euro che ha fruttato 6 mila euro di interessi è stato necessario trovare nell'avanzo di bilancio i 75mila euro rimanenti.
A contestare gli argomenti di Pasquon è intervenuta Lara Pasquon, dell'opposizione, che ha letto un intervento particolarmente tecnico riguardante la ricostruzione storica degli espropri, attribuendo quello relativo ai 2700 metri pagati 103mila euro della sentenza della Corte di Cassazione, non tanto alla zona industriale Ponte Tezze quanto ai 73mila metri quadri di terreno espropriati per la strada di collegamento con il capoluogo.
Il pagamento della cifra stabilita nella sentenza della Corte di Cassazione ha letto la Pasquon attraverso una delibera di Giunta è stato comunque illegittimo dovendosi procedere attraverso una delibera di consiglio comunale trattandosi di spesa fuori Bilancio e con ciò rendendo illegittima l'approvazione dello stesso bilancio consuntivo
Maurizio Marcon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino