(L.M.) Hanno raccolto 1800 firme di residenti a Torre, tra queste un migliaio quelle dei soci Coop, che sono state consegnate all'amministrazione chiedendo un intervento deciso...
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Il market era anche un punto di incontro per Torre dove in tutto il quartiere non esiste, ad esempio, nemmeno un bar. «Non abbiamo nessun tipo di negozio, siamo stretti tra il fiume, la tangenziale e la ferrovia - aggiunge Daniela Luvison - abbiamo anche notevoli difficoltà di spostamento perchè per arrivare a Mortise c'è un pericoloso cavalcavia mentre verso Ponte di Brenta c'è una strada totalmente senza marciapiedi e avventurarsi lungo la via è molto difficile. Come cittadini, abbiamo dato anche in prima persona alla comunità, ad esempio in terreni espropriati per la viabilità, sarebbe ora che ci si ricordasse di noi, invece quando piove, solo per fare un esempio, continuiamo ad allagarci». Il gruppo di donne che rappresenta i residenti chiede almeno un punto di aggregazione nel quartiere e migliori condizioni quotidiane. «Sappiano benissimo che il Comune non può certo mettersi ad aprire un supermercato - chiude Gianna Garbo - ma vorremo almeno essere supportati e tutelati come cittadini». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino