Tornano i Baustelle «Un sogno in musica»

Tornano i Baustelle «Un sogno in musica»
IL CONCERTOI Baustelle scelgono Padova come data finale della tournée primaverile, sbocciata insieme al nuovo album di inediti L'amore e la violenza vol. 2, dodici pezzi facili...

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IL CONCERTO
I Baustelle scelgono Padova come data finale della tournée primaverile, sbocciata insieme al nuovo album di inediti L'amore e la violenza vol. 2, dodici pezzi facili per declinare a modo loro con soluzioni che abbracciano il pop contaminandolo con sonorità più vicine al rock psichedelico l'eterno archetipo della love song, intesa come terreno di verifica, a volte dolorosa, della vita sentimentale adulta nei vari contesti della contemporaneità. «Quello che si chiude venerdì sera al Geox è un tour caratterizzato da un'accoglienza decisamente calorosa: grande affluenza a tutti i concerti e locali praticamente sold out», registra con soddisfazione Francesco Bianconi, frontman del gruppo che comprende Rachele Bastreghi e Claudio Brasini.

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«Ma la cosa che mi colpisce e mi gratifica di più è la composizione del nostro pubblico, che nel volgere di breve tempo si è notevolmente ringiovanito: rispetto alla tournée teatrale dell'anno scorso vedo molti più ventenni e questo è un segnale positivo per una band che è in circolazione ormai da due decadi. Se sei capace di rinnovare la tua platea e di conquistare anche gli strati più giovani della popolazione significa che rimani vivo: al contrario si muore artisticamente quando si continua a portarsi dietro solo lo stesso tipo di pubblico, che invecchia con te».
BAND DI LUNGA DURATA
Ci pensavate, agli inizi, che il progetto Baustelle potesse durare così a lungo? «Francamente no, come non pensavamo nemmeno che sarebbe diventato un lavoro. Era quello che volevamo: un sogno. E ce la mettevamo tutta perché si avverasse. Ma da lì a vederlo realizzato Oggi siamo doppiamente sorpresi, sia del fatto che quel sogno si sia tradotto in una carriera, sia che la nostra avventura musicale duri ormai da oltre vent'anni. «Abbiamo imparato a essere gruppo ma anche a non esserlo, a stare distanti nei momenti di pausa. E adottiamo quei trucchetti che stimolano e rendono vitali tutti i rapporti: nel nostro caso fanno sì che ogni volta che ci incontriamo l'occasione appaia come un gioco appassionante In effetti non ci penso mai, ma è vero che come Baustelle abbiamo già sforato il limite medio, classico, di durata delle band: in pratica siamo un gruppo con una longevità da cantautore. Meglio così, no?».
LA MUSICA OGGI

Come vedete la scena musicale di oggi? «Ci sono in giro cose splendide che in qualche modo, nel nostro piccolo, cerchiamo di aiutare. Ad esempio, per aprire tutti i live della scorsa tournée abbiamo scelto Lucio Corsi, un nuovo cantautore secondo noi geniale, per nulla influenzato dalle mode imperanti, grazie a un talento e a una personalità forti, distintivi. E in questo giro si sono alternati come spalla» dei nostri concerti due artisti che ci piacciono molto: Andrea Poggio, che vedrete a Padova, e Francesco De Leo, ex cantante dell'Officina della Camomilla e ora in gioco come solista». Te lo chiederanno spesso: cosa c'è nella tua playlist? «Il bello è che non ne ho una. Mi sono imposto di riascoltare la musica che amo mettendo sul piatto i vecchi dischi di vinile.
Paolo Crespi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino