Tessarin indaga la poetica di Wagner

Tessarin indaga la poetica di Wagner
«Richard Wagner è probabilmente il compositore che più profondamente ha compreso l'essenza della tragedia attica e che, nei suoi scritti così come nella sua geniale produzione...

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«Richard Wagner è probabilmente il compositore che più profondamente ha compreso l'essenza della tragedia attica e che, nei suoi scritti così come nella sua geniale produzione di teatro musicale, ha saputo intrecciare le forme simboliche del mito con il concetto cristiano di redenzione». Parte da tale assunto Il Mito e il Sacro in Richard Wagner, sottotitolo Sacrificio e redenzione nell'Opera d'arte totale, edito da Zecchini editore, saggio di complessa ricerca che l'adriese Pietro Tessarin ha saputo tradurre in appassionante lettura. Oggi impegnato nel settore comunicazione del Teatro La Fenice, Tessarin si potrebbe definire appassionato di Wagner per trasmissione genetica: il trisavolo Angelo Tessarin, maestro di pianoforte, fu tra i pochi eletti ammessi alla corte di Wagner, che lo ricordò benevolmente in elogiative righe partorite nel conclusivo soggiorno veneziano. Tessarin affronta «l'ottica ribaltata dalla consapevolezza sacrificale di Cristo», fondamentale nella comprensione del pensiero wagneriano. «Grazie alla lettura cristiana della cultura - spiega infatti - siamo in grado di decifrare in modo innovativo tutta la produzione culturale occidentale, e Richard Wagner si configura quale unico compositore che ha compreso l'antica importanza della Tragedia attica, arricchendola però proprio dell'apporto di redenzione cristiano». Nello specifico, il volume si compone di due parti. La prima esplora la nascita della tragedia, la seconda si immerge nell'immaginario wagneriano e il teatro rifondato di Bayreuth. Non manca un'intervista al musicologo Quirino Principe. Due le presentazioni a Mestre alla Libreria Feltrinelli il 27 febbraio alle 18 interverrà Giampiero Beltotto; a Venezia all'Ateneo Veneto il 12 marzo sempre alle 18 sarà presente Giovanni Montanaro.

Riccardo Petito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino