Tesoretto da 250mila euro recuperato dallo Spi-Cgil a integrazione delle pensioni

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Il sindacato pensionati (Spi) della Cgil di Rovigo ha fatto recuperare...

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Il sindacato pensionati (Spi) della Cgil di Rovigo ha fatto recuperare 250mila euro a 324 pensionati polesani. Un successo, secondo il segretario provinciale dello Spi, Daniela Argenton (nella foto), possibile «grazie alla campagna sui diritti nascosti o inespressi lanciata anche quest'anno dal sindacato a livello Veneto e all'impegno dei propri operatori che controllano gratuitamente le pensioni degli anziani e verificano se gli stessi abbiano o meno diritto a importi aggiuntivi che l'Inps eroga solo su richiesta del diretto interessato». Fra gennaio e ottobre 2016 gli operatori dello Spi di Rovigo hanno controllato circa quattromila pensioni per lo più inferiori ai 750 euro lordi mensili e nell'82% dei casi in capo a donne. Le verifiche hanno evidenziato che nell'8% delle pratiche controllate il pensionato ha diritto a ricevere dall'Inps somme aggiuntive. «Stiamo parlando continua la Argenton - di integrazioni al minimo, assegni e maggiorazioni sociali, bonus annuali, quattordicesima, assegno al nucleo familiare, supplemento di pensione. Diritti nascosti, appunto, che in dieci mesi hanno permesso di recuperare circa 250mila euro di arretrati a favore di 324 anziani, una media di 770 euro a pensionato. Ma, al di là degli arretrati, potranno contare anche su un assegno mensile più consistente o su un importo aggiuntivo mai riscosso pur avendone diritto, come la 14esima mensilità». Da circa 3 anni, come spiega Rita Turati, segretario dello Spi Veneto, «l'Inps non invia più a casa dei pensionati la busta paga. Noi, in accordo con l'ente previdenziale, ci facciamo inviare la busta del pensionato che ne faccia richiesta e controlliamo se esistano dei diritti inespressi». In tale contesto, sottolinea la Argenton, «nel nostro territorio, che ospita molti, troppi pensionati con assegni mensili al limite della sussistenza, questa iniziativa risulta ancora più indispensabile perché permette di far recuperare risorse mensili importanti e spesso arretrati consistenti a persone che fanno fatica perfino a fare la spesa al supermercato e a comprarsi i medicinali».

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Il Gazzettino