Terzo rinvio a giudizio per Denis Verdini

Terzo rinvio a giudizio per Denis Verdini
ROMA - Dopo la vicenda della P3 e la presunta tangente da un milione di euro legata ad una operazione immobiliare nel cuore di Roma, il senatore di Forza Italia, Denis Verdini,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Dopo la vicenda della P3 e la presunta tangente da un milione di euro legata ad una operazione immobiliare nel cuore di Roma, il senatore di Forza Italia, Denis Verdini, dovrà affrontare un terzo processo davanti ai giudici di piazzale Clodio. Il gup lo ha rinviato a giudizio per la vicenda legata agli appalti per la costruzione della scuola marescialli di Firenze. Per Verdini l'accusa è di concorso in corruzione: il giudice Cinzia Parasporo ha fissato il processo al prossimo 10 aprile davanti alla settima sezione collegiale. «Il rinvio a giudizio del gup è per noi una decisione annunciata», hanno commentato gli avvocati Marco Rocchi e Domenico Aiello, che difendono il senatore. L'indagine, iniziata a Firenze e poi giunta a Roma per competenza, vedeva coinvolti imprenditori e alti funzionari dello stato, passati alla storia come la «cricca degli appalti», che hanno già affrontato il processo di primo grado nel 2012.

L'ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi, così come Fabio De Santis, ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana, a 2 anni e 8 mesi l'imprenditore Francesco Maria De Vito Piscitelli e a 2 anni il costruttore Riccardo Fusi. Per tutti l'accusa era di concorso in corruzione. In base all'accusa Balducci, assieme a De Santis, avrebbe cercato di pilotare i lavori della costruzione della Caserma Scuola dei Marescialli di Firenze per farli aggiudicare a Fusi grazie all'intervento di De Vito Piscitelli.
Quanto a Verdini, la Procura gli contesta di essersi attivato affinché Fusi fosse messo direttamente in contatto con l'allora ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli (mai finito nel registro degli indagati) e la Btp del costruttore venisse così riammessa nel possesso dei cantieri della Scuola Marescialli e di aver fatto in modo che De Santis venisse nominato provveditore alle opere pubbliche in Toscana.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino