Terre evolute Il meteo di Mercalli e Banda Osiris

Terre evolute Il meteo di Mercalli e Banda Osiris
Un viaggio in musica nella storia del clima che unisce arte, scienza e comicità, per comprendere con divertimento il fenomeno dei cambiamenti climatici e del global warming. Si...

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Un viaggio in musica nella storia del clima che unisce arte, scienza e comicità, per comprendere con divertimento il fenomeno dei cambiamenti climatici e del global warming. Si conclude questa sera, domenica 27 maggio, con Luca Mercalli e Banda Osiris nello spettacolo Non ci sono più le quattro stagioni al Festival della Bonifica - Terrevolute, la quattro giorni di spettacoli, mostre e convegni dedicati al rapporto tra uomo e territori di pianura organizzata a San Donà di Piave da Anbi Veneto e Università di Padova (info www.festivalbonifica.it).

Il climatologo Mercalli affronta il tema del riscaldamento globale in maniera originale, unendo l'arte, la storia, la scienza alla comicità irriverente della Banda Osiris, in un irresistibile cabaret musicale che segna la fortunata collaborazione artistica tra il noto divulgatore e i musicisti piemontesi. «Smarrite le quattro stagioni, perduti per sempre i paesaggi rappresentati in arte e in musica al tempo di Vivaldi, come sarà il mondo di domani - si chiede Mercalli - se non prendiamo coscienza del più grande mutamento climatico in atto che mai sia stato provocato dall'uomo? Avremo ancora le stesse stagioni del passato?».
Il climatologo riprende anche le riflessioni che nel suo ultimo libro ha dedicato all'orto, dimostrando come sia possibile coltivare un pezzetto di terra senza ricorrere a fitofarmaci, nel pieno rispetto della biosfera, impegnandosi ogni giorno senza sforzi eccessivi per la tutela del Pianeta e soprattutto della propria qualità della vita.
Lo spettacolo si inserisce in un percorso disegnato dal direttore artistico Andrea Pennacchi attraverso i luoghi di una memoria contadina collettiva cresciuta in Veneto attorno alla bonifica. Una epopea straordinaria che ha visto il sacrificio e il lavoro di tanti contadini chiamati ad impegnarsi per strappare terre alle acque e alle paludi. «Un territorio, e va periodicamente bonificato - rimarca - Abbiamo proposto una serie di incontri teatrali per raccontare la storia passata, ma anche per raccontarci il presente e il futuro delle terre degli uomini».

Giambattista Marchetto
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Il Gazzettino