Si è chiuso il cerchio attorno all'operaio spione. Il 36enne, residente a Istrana e dipendente di una ditta di Piombino Dese, aveva installato nel bagno dell'azienda riservato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ma di questa sua passione alcuni mesi fa, se ne è accorta una donna mentre utilizzava la toilette della fabbrica. Quando si è apprestata a pulire il water, ha scoperto un filo sbucare dallo scopino. Lo ha tirato e si è ritrovata in mano la piccola telecamera. Impaurita, ha avvisato i vertici dell'azienda ed è stata presentata una denuncia. Sono così scattate le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Piombino Dese coordinati dal sostituto procuratore padovano che si è occupato dell'inchiesta. L'operaio è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di interferenze illecite nella vita privata. Rischia una pena da sei mesi a quattro anni di reclusione.
Durante le indagini condotte dagli uomini dell'Arma, concluse pochi giorni fa, nel computer dell'operaio sono state trovate e sequestrate delle immagini piuttosto forti. Si tratterebbe di foto pedopornografiche e tutti gli atti in questo ambito sono stati trasmessi per competenza alla Procura di Venezia. I carabinieri hanno anche passato al setaccio altri video e frame trovati in due hard disk. Quando i militari si sono presentati a casa dell'operaio per eseguire la perquisizione, Basso ha ammesso la sua colpa. Nei prossimi giorni il pubblico ministero andrà a formulare la richiesta di rinvio a giudizio. Mentre la Procura lagunare si appresta ad aprire un'altra indagine sull'operaio in merito alle immagini pedopornografiche trovate nel suo computer.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino