TEATRO PORDENONE Riprende l'estate teatrale della Compagnia pordenonese di Arti

TEATRO PORDENONE Riprende l'estate teatrale della Compagnia pordenonese di Arti
TEATROPORDENONE Riprende l'estate teatrale della Compagnia pordenonese di Arti e Mestieri. Appuntamento all'aperto oggi a San Giorgio della Richinvelda alle 19, davanti alla...

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TEATRO
PORDENONE Riprende l'estate teatrale della Compagnia pordenonese di Arti e Mestieri. Appuntamento all'aperto oggi a San Giorgio della Richinvelda alle 19, davanti alla biblioteca comunale, con replica domani a Udine alle 20.30 nella loggia del Lionello di piazza Libertà e a Pordenone martedì alle 20.45 nel chiostro dell'ex convento di San Francesco. Debutterà il nuovo spettacolo Orsola 1350. È la storia dell'agguato a Bertrando de Genesio, da cui iniziò il declino del patriarcato che 70 anni dopo passò definitivamente alla Repubblica di Venezia. La storia, raccontata alla maniera dei cantastorie medievali da Bruna Braidotti, si ispira al romanzo di Guerrino Ermacora Terra di uomini.

LA TRAMA

Un'affascinante e giovane prostituta di Udine è al centro della vicenda che vede compiersi la congiura contro il patriarca. Viste le sue frequentazioni, viene inconsapevolmente a conoscenza di ciò che da diverse parti si sta tramando contro Bertrando, la cui eliminazione dallo scacchiere friulano sta a cuore a molti feudatari ribelli. Ma soprattutto alla repubblica di Venezia, che mal sopporta uno stato forte e indipendente ai suoi confini. La vicenda, che si snoda nell'arco di 5 mesi, presenta uno scenario maschile e violento in una terra di e per uomini, in cui le donne hanno nullo o scarso valore, venendo spesso considerate bottino di guerra per i mercenari. Solo alcuni ambiti permettono loro margini di libertà. Il mestiere più antico del mondo dà alla prostituta, entro certi limiti e condizionamenti, autonomia economica. Poi c'è il convento. Ed è proprio da quello delle Agostiniane, dove si era rifugiata dopo l'assassinio del patriarca, che Orsola ricorda ciò che ha vissuto, gli amori e quel buon signore. Scorre e rivive così la storia di un'epoca di continui conflitti, fra pestilenze e terremoti. Bertrando de Genesio, amato dalle genti e buon stratega di guerra, voleva offrire al Friuli stabilità politica, tenendo a bada le continue pretese e scorribande dei nobili locali. Il racconto viene accompagnato e completato da brani di musiche rinascimentali di Cara e Mainerio e barocche di Petz e Boismortier eseguite dall'Ensamble Euterpe: Veronica Bortot, Tijana Krulj, Ilaria Prelaz, Sara Brumat. Saranno predisposte tutte le misure di sicurezza previste per gli spettacoli all'aperto. Resta necessaria la prenotazione, telefonando allo 043440115 o al 3400718557, oppure scrivendo una mail a info@compagniadiartiemestieri.it.
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Il Gazzettino