TEATRO Mandati in archivio i tre giorni in cui l'intero cartellone è ritornato

TEATRO Mandati in archivio i tre giorni in cui l'intero cartellone è ritornato
TEATROMandati in archivio i tre giorni in cui l'intero cartellone è ritornato online, Circuito Aperto si prepara per il quarto mese di programmazione. In aprile i due...

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TEATRO
Mandati in archivio i tre giorni in cui l'intero cartellone è ritornato online, Circuito Aperto si prepara per il quarto mese di programmazione. In aprile i due appuntamenti con la rassegna gratuita in streaming del Circuito Ert avranno, per protagoniste, due attrici che, sul palco, racconteranno altrettante figure femminili. Entrambi gli spettacoli andranno in onda, in streaming, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Ertfvg.

TINA MODOTTI
Venerdì prossimo, alle 21, dal Teatro Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, Nicoletta Oscuro (voce) e Matteo Sgobino (voce e chitarra) saranno i protagonisti di Tina Modotti, gli occhi e le mani, un omaggio, con parole e musica, all'artista che, partita da Udine a 17 anni, nel 1913, ha vissuto in prima persona e documentato, attraverso il suo obiettivo, alcuni dei più importanti avvenimenti storici e culturali della prima metà del Novecento. Tina Modotti, gli occhi e le mani, testo di Alberto Prelli, ripercorre la vita di Tina, dall'infanzia udinese fino alla morte in Messico. Un viaggio intimo, dove le parole, il canto e la musica legata ai suoi luoghi e alle sue geografie, si fondono, per ridisegnare un emotivo ritratto di donna. L'intero spettacolo è attraversato dalla musica: dalle villotte ai canti di filanda, dallo swing statunitense ai canti popolari latino-americani, utilizzando il canto a due voci e la chitarra.
LA STORIA DI ONDINA

A due giorni dall'anniversario della liberazione d'Italia, venerdì 23 aprile, alle 21, dal Nuovo Teatro Monsignor Lavaroni di Artegna, Marta Cuscunà racconterà, in È bello vivere liberi, scritto dalla storica Anna Di Giannantonio, la storia di Ondina Peteani, la prima staffetta partigiana d'Italia, deportata ad Auschwitz nel 1943. A soli 17 anni, Ondina si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e agisce per cambiare il proprio Paese, partecipando alla lotta antifascista nella Venezia Giulia. A 18 anni diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili. La sua vicenda, però, è stravolta bruscamente nel 1943, quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell'incubo della deportazione nazista. È bello vivere liberi ha vinto il prestigioso Premio Scenario per Ustica 2009. Info su www.ertfvg.it.
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Il Gazzettino