TEATRO E SCUOLA Sessantacinque sono i gradi dell'acqua in cui le filandine immergono

TEATRO E SCUOLA Sessantacinque sono i gradi dell'acqua in cui le filandine immergono
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TEATRO E SCUOLA
Sessantacinque sono i gradi dell'acqua in cui le filandine immergono le mani, per oltre dodici ore il giorno. E Sessantacinque gradi, che debutta questa sera alle ore 20.45, nell'Auditorium comunale di San Vito al Tagliamento, è il titolo della rappresentazione che la compagnia Le Filandiere Teatro porterà in scena, assieme agli attori del corso di recitazione dei licei Le Filandiere di San Vito, per la regia di Norina Benedetti, che ha anche ideato lo spettacolo.

CELEBRAZIONE
La rappresentazione, che costituisce una delle tappe dei festeggiamenti per i trent'anni del liceo sanvitese, racconta come la Filanda di San Vito abbia rappresentato il luogo fisico in cui le voci, soprattutto delle donne, siano diventate storie e vicende accadute in un arco temporale di più di mezzo secolo, narrando come lo stabilimento di lavorazione e filatura dapprima della seta e poi anche del cotone, abbia rappresentato la possibilità di avere un salario, minimo ma fondamentale per immaginarsi prima e costruirsi in seguito un futuro, una speranza di sopravvivenza, una parvenza di dignità, un riscatto sociale.
RICORDO DI UNA COMUNITÀ
Sessantacinque gradi vuole tessere il ricordo di quelle vicende per comprendere le origini e la storia della comunità sanvitese e con essa quella del Friuli tra fine Ottocento e metà Novecento.
Oltre che da un'approfondita documentazione storica che ha permesso alla regista Norina Benedetti la stesura della drammaturgia, il testo è arricchito dalle testimonianze di tre ex-filandine che hanno ricordato l'attività svolta nella filanda sanvitese tra gli anni 50 e 60 del secolo scorso, riportando aneddoti storici e personali e dando la dimensione delle condizioni di lavoro che tale attività stagionale implicava. L'attività di lavorazione della seta, del lino e della canapa era già presente nei secoli della Repubblica Serenissima, divenuta nell'Ottocento una delle prime attività svolte su scala industriale.
IN SCENA
Lo spettacolo, abilmente recitato da venti giovani e appassionati ragazze e ragazzi dei licei sanvitesi, è senz'altro un alto esempio di teatro civile che ha il preciso intento di salvaguardare la memoria storica ed emotiva del territorio dove è stato allestito, coinvolgendo i giovani e la comunità stessa. Lo spettacolo fa inoltre parte dello storico Palio Studentesco Udinese, promosso dal Teatro Club, che si terrà a primavera, rappresentando la comunità in questa kermesse regionale un motivo di confronto e arricchimento per gli studenti di San Vito al Tagliamento.

Alessandra Betto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino