Targa in memoria dei 15 avvocati ebrei radiati dall'albo

Targa in memoria dei 15 avvocati ebrei radiati dall'albo
L'INIZIATIVAPADOVA Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Padova, ieri mattina, alla presenza delle autorità giudiziarie e cittadine, nonché della Comunità ebraica di...

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L'INIZIATIVA
PADOVA Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Padova, ieri mattina, alla presenza delle autorità giudiziarie e cittadine, nonché della Comunità ebraica di Padova, ha dedicato un busto a Giacomo Levi Civita, già presidente dell'ordine degli avvocati di Padova ma anche sindaco, senatore difensore di ideali di conoscenza e libertà della città di Padova. Il busto è stato posizionato all'interno della sala conferenze della sede dell'ordine degli avvocati, all'interno del tribunale di Padova, inoltre, vicino all'aula della Corte d'assise è stata posta una targa a memoria dei 15 avvocati radiati nel 1939 a seguito delle leggi razziali promulgate dal regime fascista nel settembre del 1938. In questo modo l'Ordine intende riparare a una ferita dolorosa della propria storia riportando alla memoria dei propri iscritti quanto avvenuto anche a Padova in un passato che non è poi così lontano. «Quei nomi sono stati cancellati in virtù di leggi dello stato, ma noi oggi dobbiamo saper riconoscere l'inganno della legalità che sottende ed interessi personali e di parte spiega il presidente dell'Ordine degli avvocati Leonardo Arnau ricordiamo che nei regimi totalitari avvocati e giornalisti sono i primi ad essere eliminati in virtù del loro messaggio di libertà e uguaglianza, siamo convinti che non debba scendere l'oblio su questi avvocati e siamo altresì sicuri che deve risuonare forte il monito mai più».

Gianni Parenzo, presidente della comunità ebraica: «La memoria della storia ci porta con dolore alle leggi razziali in cui maestri e maestre, professori, docenti, avvocati vennero cancellati dagli albi, nel silenzio della società civile e degli intellettuali dell'epoca che addirittura giustificarono questa decisione ha spiegato Parenzo che tutti noi ebrei abbiamo vissuto sulla nostra pelle».

A ricordare la figura di Giacomo Levi Civita erano presenti anche il procuratore capo Antonino Cappelleri, l'assessore Francesca Benciolini, il rabbino Adolfo Locci, la scrittrice armena Antonia Arslan, il presidente della Corte d'Appello di Venezia Carlo Citterio, il presidente del Tribunale Padova Caterina Santinello e il vicepresidente del Giardino dei Giusti del Mondo di Padova, il professore Giuliani Pisani. 
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Il Gazzettino