Tanto tempo buttato «Arriviamo tardi»

Tanto tempo buttato «Arriviamo tardi»
TREVISO - (P. Cal.) La sua antipatia per le primarie non è certo una novità. Al punto che la scorsa settimana, quando la decisione sembrava ormai presa, aveva detto: «Non mi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - (P. Cal.) La sua antipatia per le primarie non è certo una novità. Al punto che la scorsa settimana, quando la decisione sembrava ormai presa, aveva detto: «Non mi piacciono ma almeno le si faccia bene». Floriana Casellato, deputata del Pd ed ex sindaco di Maserada, che ieri ha portato a Treviso l'ex ministro Cesare Damiano per parlare di Job act, non è però nemmeno contenta dalla piega che stanno prendendo gli eventi. Questo repentino dietrofront lo giudica una pessima cosa. Solo che, a questo punto, allarga le braccia e sbotta: «Per la prima volta sono in minoranza all'interno di un partito e quindi mi adeguo. Ma chi andrà a decidere dovrà assumersi tutte le responsabilità». Per la Casellato le primarie non andavano fatte. Ma nemmeno essere arrivati a novembre ancora in bilico è stata una strategia vincente: «Avremmo dovuto decidere a luglio e partire subito con il nostro candidato o con la consultazione. Non si può arrivare a dicembre per fare, sempre che si facciano, delle primarie e iniziare la campagna a gennaio. Zaia sono mesi che è già in movimento. Abbiamo perso tempo in sforzi inutili. Comunque l'ho già detto: mi adeguerò alle scelte del segretario regionale. Ma la maggioranza si dovrà assumere le responsabilità».

Su una cosa la Casellato è ferma e farà sentire la sua voce: «No alle primarie per scegliere i candidati consiglieri. La classe dirigente di un partito deve essere in grado di fare una sintesi tra le proprie risorse interne e anche essere in grado di scegliere gli elementi giusti nella società civile». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino