RICERCAMILANO Se la sperimentazione andrà a buon fine, il primo vaccino tutto italiano arriverà sul mercato nei primi tre mesi del 2022. Ideato da Takis, start up del Tecnopolo...
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MILANO Se la sperimentazione andrà a buon fine, il primo vaccino tutto italiano arriverà sul mercato nei primi tre mesi del 2022. Ideato da Takis, start up del Tecnopolo di Castel Romano, e sviluppato con la Rottapharm Biotech di Monza, entra nella fase 1 della sperimentazione con l'iniezione del primo volontario. È Luca Rivolta, 21 anni, cuoco monzese, spronato a candidarsi dalla mamma. «Sono orgoglioso. Ho deciso di partecipare anche per proteggere mio nonno Natale, che ha 84 anni e vive con noi», afferma.
La prima parte della sperimentazione coinvolgerà ottanta volontari sani, divisi in quattro gruppi con dosi diverse somministrate con o senza richiamo, mentre alla fase 2 parteciperanno fino a 240 soggetti. Con il San Gerardo di Monza lavorano al progetto lo Spallanzani di Roma e all'Irccs Pascale di Napoli. Il vaccino viene inoculato con un elettroporatore, una pistola munita di ago che emette una piccolissima scossa elettrica insieme al siero: in questo modo la molecola di dna riesce a penetrare nelle cellule stimolando la risposta immunitaria. A differenza delle altre piattaforme tecnologiche già disponibili, a Rna messaggero o a vettore virale, Covid-eVax è un vaccino a dna che permette di evitare la catena del freddo nella conservazione e nel trasporto.
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Il Gazzettino