TAGLIO DI PO - PORTO VIRO Una morte improvvisa quella di Carletto Ortolan, 67

TAGLIO DI PO - PORTO VIRO Una morte improvvisa quella di Carletto Ortolan, 67
TAGLIO DI PO - PORTO VIROUna morte improvvisa quella di Carletto Ortolan, 67 anni, residente in via Garibaldi 79 a Taglio di Po, avvenuta alla casa di cura Madonna della Salute di...

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TAGLIO DI PO - PORTO VIRO
Una morte improvvisa quella di Carletto Ortolan, 67 anni, residente in via Garibaldi 79 a Taglio di Po, avvenuta alla casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro, sabato 30, che ha destato dolore e sconcerto in paese e in quelli vicini, essendo conosciuto per la sua professione di commerciante di automobili.

È un decesso, però, che secondo la famiglia lascia aperti dei dubbi e che ha spinto quest'ultima a rivolgersi a dei legali per presentare un esposto ai carabinieri nei confronti proprio della casa di cura portovirese. La moglie Marina e la figlia Marica, sconvolte da quanto accaduto, chiedono alla magistratura di verificare le prestazioni fornite dal Pronto soccorso e per questo, come detto, si sono affidate a Studio 3A, specializzato nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, compresi i presunti casi di malasanità. Proprio quest'ultimo ha depositato l'esposto chiedendo di «fare chiarezza sull'incomprensibile decesso del proprio caro».
IL MALESSERE
Carletto, è raccontato nella denuncia, «il 28 dicembre si sveglia lamentando forti dolori addominali e nausea: resta a letto e assume un medicinale per il vomito, ma inutilmente. A quel punto la moglie e la figlia decidono di chiamare il 118 e il paziente viene trasportato in ambulanza al Pronto soccorso del nosocomio di Porto Viro, dove viene visitato, ma dimesso quasi subito, con la sola prestazione di una terapia antibiotica, nonostante le insistenze da parte dei familiari che ne sollecitavano il ricovero. L'indomani Ortolan non si regge in piedi e verso sera comincia anche a palesare rossori diffusi su buona parte del corpo. I suoi congiunti chiamano la guardia medica, che consiglia di sospendere la cura prescritta al Pronto soccorso e di assumere un diverso antibiotico».
LA SITUAZIONE PRECIPITA
Anche il cambio di medicine, tuttavia, non produce alcun effetto «e la mattina del 30 dicembre, dopo aver consultato il medico di base, i familiari chiamano ancora il 118. Giunto al Pronto soccorso di Porto Viro, i medici decidono di sottoporre il paziente ad accertamenti approfonditi, all'esito dei quali, dopo un paio d'ore, viene ricoverato d'urgenza in terapia intensiva. I sanitari avvisano i familiari che la situazione è grave e alle 23.30 dello stesso giorno, Ortolan spira».
La salma è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria, all'ospedale di Rovigo dove è stata trasferita dalla casa di cura stessa, per gli accertamenti di legge che vorranno essere fatti.
LA RISPOSTA

Stringata la dichiarazione del nosocomio portovirese. «La casa di cura esprime ai familiari il proprio rincrescimento, ma non ritiene di rilasciare dichiarazioni sulla vicenda in quanto la stessa è già oggetto di approfondimenti condotti internamente alla struttura e di accertamenti da parte degli organi tutori».
Giannino Dian
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Il Gazzettino