Svolta urbanistica e maxi-mercato per la piazza simbolo

Svolta urbanistica e maxi-mercato per la piazza simbolo
PIAZZA SIMBOLO PORDENONE Per i commercianti di piazza Risorgimento,...

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PIAZZA SIMBOLO

PORDENONE Per i commercianti di piazza Risorgimento, l'amministrazione ci ha provato a rilanciare l'area, ma per ora i risultati non si vedono. Per il sindaco Alessandro Ciriani, quella della ex piazza delle corriere è una partita dal grande valore simbolico, ma anche una scommessa sul lungo periodo, che non si è esaurita con gli eventi proposti in questi sedici mesi. «Confidiamo molto nell'apertura di nuove attività e stiamo lavorando per rendere la piazza più vivibile assieme alle associazioni, che dovranno anche poter contare su forze nuove, non necessariamente commercianti», spiega il sindaco. Accanto al vagone del gusto che sarà inaugurato ufficialmente questa mattina, un ulteriore aiuto dovrebbe arrivare dal nuovo Mia (Mercato italiano alimentare), annunciato anche dall'assessore Emanuele Loperfido in occasione della presentazione di Incontriamoci a Pordenone. Il mercato occuperà la piazza già a partire da sabato 14. Gli espositori, venti in tutto, sono produttori alimentari e aziende agricole di tutta Italia che saranno qui per far assaggiare prodotti tipici e di sicura provenienza. E' previsto anche l'inserimento di super commercianti alimentari con filiera certificata Dop-Igt-Docg italiani. L'idea è che l'evento possa ripetersi a cadenza fissa durante l'anno. Anche per il vagone del gusto, l'ipotesi è quello di una stabilizzazione dell'attività nella piazza. «Ci sono imprenditori che hanno scommesso: dobbiamo incominciare a crederci tutti e fare la nostra parte». E gli eventi? «Proseguiremo con la proposta di eventi - continua il primo cittadino - per garantire un'offerta a coloro che in quella zona risiedono. Investire risorse per il rilancio di un'area non è sbagliato, anzi: è il dovere di un sindaco». Fra gli aspetti critici messi in luce dai commercianti e non solo, da tempo c'è quello della sicurezza. «Su questo fronte, stiamo chiudendo la partita degli stewart. O angeli della città». L'amministrazione sta lavorando anche sulla rivoluzione urbanistica. «Bisogna tenere conto - ricorda Ciriani - che l'attuale piazza è costata due milioni di euro: se la si deve ripensare da capo, occorre farlo con un progetto che abbia una sua efficacia. Lo stiamo studiando, ma deve essere una scommessa vincente. Questo mix di interventi verrà messo in atto - va avanti -, ma non è facile e, del resto, bisogna sempre pensare anche a che cosa c'era prima. I richiedenti asilo non li ha certo portati l'amministrazione Ciriani, e si tratta di una situazione che, come ho detto anche in Consiglio, è anche oggetto dell'attenzione del ministero dell'Interno. Il primo cittadino allarga il ragionamento anche alle altre zone critiche della città: «Noi cerchiamo di operare su più fronti con gli strumenti a nostra disposizione e alcuni effetti positivi ci sono: in città il saldo fra nuove aperture e chiusure di attività commerciali è positivo, sia pure di poco. In ogni caso, si tratta di interventi che non hanno la prospettiva di uno o due anni, ma almeno di una legislatura, per cui la scommessa continua, per piazza Risorgimento e per altre zone della città». L'ex piazza delle corriere resta comunque un luogo simbolo: «L'attenzione è per l'intera città, ma piazza Risorgimento ha un suo valore simbolico e cercheremo di portare avanti azioni incisive per ottenere un'inversione di tendenza».

L.Z.
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Il Gazzettino