SUSEGANA - (f.fi.) Due anziani coinvolti nella truffa della riparazione del furgone

SUSEGANA - (f.fi.) Due anziani coinvolti nella truffa della riparazione del furgone dei disabili. E per fortuna che qualcuno si è deciso a chiamare il sindaco per chiedere...

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SUSEGANA - (f.fi.) Due anziani coinvolti nella truffa della riparazione del furgone dei disabili. E per fortuna che qualcuno si è deciso a chiamare il sindaco per chiedere informazioni ed è stata fermata una surreale catena di Sant'Antonio. Tutto è cominciato quando a casa di alcuni cittadini sono arrivate delle telefonate che preannunciavano una raccolta fondi per conto del Comune finalizzati alla sistemazione del pulmino utilizzato per il trasporto di disabili. Una presunta iniziativa benefica nella quale ci sono già caduti alcuni anziani del paese, perché l'importo richiesto non era esoso, dai 50 ai 100 euro, da pagare subito con la scusa che il mezzo doveva essere riparato assolutamente. Il tutto facendo leva sulla sensibilità e solidarietà comune verso coloro che sono meno fortunati e sono affetti da handicap. Il problema, la fregatura per chi ha pagato, è che non c'era alcun furgone da riparare e che tutto era un tentativo di raggiro, alla fine scoperto e bloccato proprio dal sindaco.

«Mi sono insospettita conferma Vincenza Scarpa quando mi ha chiamato un anziano mi ha segnalato di aver ricevuto una telefonata da qualcuno che lo aveva chiamato da tre numeri diversi per chiedere qualche euro. E che se avevamo bisogno era davvero disposto a contribuire. Io l'ho fermato subito. Se c'era bisogno di un centinaio di euro per aggiustare il furgone non ricorriamo certo ai cittadini. E' chiaro che si stava perpetrando una truffa nella quale il comune proprio non c'entrava per nulla». Il sindaco ha attivato subito la rete dei gruppi di controllo e pubblicato gli avvisi sulle pagine internet. «Abbiamo inserito una comunicazione anche sul sito del comune conferma il sindaco dove abbiamo avvisato che i Cittadini che nessuno è stato autorizzato dal Comune di Susegana alla raccolta di soldi per la riparazione di un pulmino per disabili. Era solo un altro modo per spillare quattrini».
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Il Gazzettino