Summit sulle politiche attive «Via tutti i campanilismi»

Summit sulle politiche attive «Via tutti i campanilismi»
L'APPUNTAMENTOBELLUNO La Provincia di Belluno ha convocato per questa mattina il tavolo delle politiche attive. A Palazzo Piloni si incontreranno i vertici di Camera di commercio,...

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L'APPUNTAMENTO
BELLUNO La Provincia di Belluno ha convocato per questa mattina il tavolo delle politiche attive. A Palazzo Piloni si incontreranno i vertici di Camera di commercio, categorie economiche, sindacati e Fondo Welfare per fare il punto sulla situazione postlockdown e anche per gettare le basi di alcune linee politiche da intraprendere per agganciare la ripresa.

L'OBIETTIVO
«Come detto durante le lunghe settimane della quarantena, dobbiamo trovare la collaborazione fra tutti i soggetti attivi nel Bellunese - sottolinea il presidente della Provincia, Roberto Padrin - mai come in questo momento serve il gioco di squadra per il bene del territorio. È per questo che abbiamo convocato il tavolo delle politiche attive: condivideremo le idee e cercheremo di portare avanti alcuni punti chiave decisivi per cittadini, famiglie e imprese».
L'ORDINE DEL GIORNO
Il primo punto all'ordine del giorno del tavolo sarà quello di scattare una fotografia il più possibile dettagliata della situazione bellunese dopo la fine della Fase 1 e le difficoltà segnate nella Fase 2. Poi verranno costruite alcune proposte, suddividendo i lavori per piccoli tavoli tematici dedicati a imprese ed economia, servizi e famiglie, turismo. «L'obiettivo finale sarà quello di assumere decisioni concrete e condivise, per lo sviluppo strategico del territorio - continua il presidente Padrin - se il Covid ci lascerà qualcosa di positivo, pur nello shock economico e sociale che ha portato e continua a portare, è la grande occasione di deporre i campanilismi e le logiche di parte, per varare finalmente alcune politiche di collaborazione per il bene del territorio».
GLI STRUMENTI

«Abbiamo il dovere di impegnarci in una strategia di lunga durata - conclude Padrin - che inevitabilmente parte dal riavvio delle attività dopo il lockdown per arrivare fino alla lotta allo spopolamento. Possiamo contare sui Fondi comuni di confine, in gran parte utilizzabili per progetti di area vasta: dovremo decidere quali linee adottare. In questo momento la Provincia vuole e può fare da collettore di tutte le idee utili allo sviluppo del Bellunese. Contiamo ora di cominciare un dialogo propositivo, che ci porterà a raccogliere frutti duraturi».
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Il Gazzettino