SUI PEDALI SOVERZENE La Via delle Dolomiti diventa ancora più lunga. È

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SUI PEDALISOVERZENE La Via delle Dolomiti diventa ancora più lunga. È cominciata presto, ieri, la giornata dei cicloturisti bellunesi: bici in macchina e poi in treno fino a...

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SUI PEDALI
SOVERZENE La Via delle Dolomiti diventa ancora più lunga. È cominciata presto, ieri, la giornata dei cicloturisti bellunesi: bici in macchina e poi in treno fino a Longarone. Ha preso il via da qui, dalla casetta degli Alpini di Castellvazzo, il programma organizzato per inaugurare il tratto di ciclabile che collega i Comuni di Longarone e Soverzene inserito nel tracciato della Venezia-Monaco.

IL PROGETTO
La pista e le relative opere erano già state concluse nello scorso autunno, ma l'amministrazione comunale di Soverzene ha voluto spostare la data a ieri per inaugurare contestualmente anche la stagione cicloturistica. E clima migliore non avrebbe potuto fare da sfondo all'iniziativa. Il serpentone dei ciclisti si è via via fatto sempre più grande e colorato fino a raccogliere centinaia di persone. Una nota di colore: fra le maglie tecniche con tessuti di ultima generazione. Ne spiccavano invece due di maglia, della vecchia società ciclistica di Soverzene.
I SINDACI
Il gruppo partito dal Comune di Longarone, fra gli altri il sindaco Roberto Padrin, giunto al confine con il Comune di Soverzene ha trovato ad accoglierlo il primo cittadino Gianni Burigo. Nella stessa Provagna c'è stata anche la prima pausa per rifocillarsi. Qui, al locale Centro culturale è stato il momento di due interventi che hanno messo a fuoco i temi legati a Sport e alimentazione, un binomio indissolubile con Annarita Gambalonga, mentre Laura Solinas è intervenuta su Amare il buon cibo, il territorio e lo sport. Poi la carovana ha proseguito la pedalata sino al parco comunale. È stato questo il momento dei discorsi ufficiali e degli applausi, delle cifre messe in campo e degli auspici che questo nuovo tratto che congiunge due Comuni possa diventare volano per nuove e diverse economie. Poche pedalate e giù, fino all'imbocco del tratto prende il via poco distante dalla centrale e si unisce al territorio di Ponte nelle Alpi.
IL TAGLIO DEL NASTRO
È qui che l'assessore regionale Elisa De Berti, i sindaci Gianni Burigo (Soverzene), Roberto Padrin (Longarone) e Paolo Vendramini (Ponte nelle Alpi) hanno tagliato il nastro. Ogni fermata era l'occasione per guardare il panorama e complimentarsi con gli amministratori per l'iniziativa e le scelte fatte. Molto spesso con naso all'insù anche l'assessore De Berti, colpita, oltre che dalle opere, dal panorama. Ma a questo punto la corsa era solo a metà: la tappa successiva era fissata a Soccher di Ponte dove la frazione aveva organizzato un rinfresco culturale: sui muri i pannelli della storia e delle attività del paese, sul palco lo storico Augusto Modolo che ha raccontato le origini dei paesi detti dell'Oltrerai. Terminato lo spuntino, la carovana ha fatto dietro-front, di nuovo in direzione di Soverzene per consumare il pranzo e dove (alle 13,30) si erano date appuntamento le associazioni ciclistiche della zona.
IL COSTO

La realizzazione del progetto redatto dai tecnici dell'Unione Montana è costata poco meno di 2 milioni di euro: 1 milione e 600 mila euro la somma stanziata dalla Regione Veneto; la somma rimanente è invece stata garantita dalle casse dei due Comuni, Longarone (300 mila euro) e Soverzene (100 mila euro). Il tratto di ciclabile che è stato inaugurato costituisce la prosecuzione del tratto aperto nel maggio 2015 e che unisce Pieve di Cadore a Castellavazzo. Alla fine il presidente Padrin ha dato appuntamento a tutti al 27 maggio: quel giorno le due carovane partiranno da Cortina e da Longarone per darsi appuntamento a Perarolo per la Pedalata in rosa edizione 2018.
Giovanni Santin
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Il Gazzettino