Scorrono veleni nella Cisl Fvg e nel mirino finisce il segretario regionale Giovanni Fania insieme alla segreteria. A far trapelare tensioni interne sarebbero stati i contenuti...
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A Roma, però, le spiegazioni fornite su alcuni punti, che avrebbero a che fare con questioni amministrative, gestionali e della normativa previdenziale e fiscale rispetto alla vita interna della Cisl Fvg, non sono parse sufficienti, tanto da inviare un'altra lettera ad inizio ottobre, per ulteriori specifiche. Un iter che, attraverso l'indirizzo mail trasparenza.cislfvg@gmail.com, è stato diffuso a giornalisti e testate giornalistiche, da fonti interne al sindacato, con una nota d'accompagnamento in cui si sostiene tra l'altro che «la Cisl di Pordenone è allibita e infuriata e ha già riunito gli organismi e ha già discusso del verbale ricevuto da Roma».
Messo al corrente della faccenda, il segretario regionale Giovanni Fania incastona mail e veleni «nell'iter congressuale che è già iniziato e che arriverà a maggio con il congresso regionale in cui ho già detto di non candidarmi». Quanto ai contenuti delle osservazioni della Cisl nazionale, il segretario Fania apprende «con stupore che, peraltro da fonte anonima, siano arrivati ai giornali spezzoni di documenti di una verifica amministrativa da me richiesta addirittura più di un anno fa». Un passaggio obbligato per «il processo di riorganizzazione interno annunciato e approvato all'unanimità». Dalla verifica «non è emerso, come del resto annotato anche dai consulenti esterni al sindacato, alcun rilievo sostanziale, se non l'indicazione di provvedere a normali adeguamenti documentali, che stiamo facendo».
Da Pordenone, il segretario provinciale Arturo Pellizzon, il cui nome è menzionato nella mail dei veleni, sulle prime resta attonito: «Non c'è stata discussione», afferma smentendo che il suo Esecutivo abbia già affrontato nello specifico la materia. «In realtà aggiorna abbiamo riunito l'Esecutivo. Lì ho distribuito la documentazione affinché ciascuno se la studi per poi ritrovarci anche con Fania per alcuni chiarimenti». La riunione dell'Esecutivo provinciale è, quindi, tecnicamente ancora aperta e Pellizzon si dice «dispiaciuto» perché «in prima istanza era meglio chiarire le cose al proprio interno».
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Il Gazzettino