Successo di Elisa e dei 18 regali: 20mila spettatori in 6 giorni

Successo di Elisa e dei 18 regali: 20mila spettatori in 6 giorni
SPRESIANOSta avendo un buon successo al botteghino 18 regali, la pellicola ispirata alla storia vera di Elisa Girotto. Il film, nei soli primi 6 giorni di programmazione, ha...

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SPRESIANO
Sta avendo un buon successo al botteghino 18 regali, la pellicola ispirata alla storia vera di Elisa Girotto. Il film, nei soli primi 6 giorni di programmazione, ha totalizzato nel Triveneto 20 mila presenze e un incasso pari a 140 mila euro. Niente male se si pensa che Playmobil, uscito lo stesso giorno, ne ha totalizzate 50 mila. Con la concorrenza di film come Tolo Tolo di Checco Zalone (uscito lo stesso giorno) e Pinocchio, la delicata storia della famiglia Vicenzotto sta ottenendo risultati giudicati medio-alti. Il pubblico? In larga parte famiglie, soprattutto madri e figlie. Grande la commozione in sala per l'impossibile legame tra madre e figlia che con un artifizio diventa reale.

IL SUGGERIMENTO
«Dovrebbero proiettare questo film nelle scuole. È un inno alla vita, all'amore, al senso del legame viscerale tra madre e figlia» spiegano gli spettatori. Anche Vittoria Puccini, che dà volto alla sfortunata Elisa, aveva spiegato, nell'incontro avvenuto il 4 gennaio prima al multisala The Space e poi al Corso quanto la storia l'abbia toccata nel profondo: «Forse perché ho perso mia madre da giovane, ma è una storia che ti entra dentro. Mi sono spesso commossa, ho cercato di dare tutta me stessa. Ad Alessio ho detto: non sarò mai come lei» ha concluso l'attrice. Alessio, Luca, il fratello di Elisa, le nonne: per tutti questo film è forse stato catartico. Un modo per cercare di incoraggiare tutte le donne che soffrono. E le figlie cui tocca in destino di crescere senza mamma. «Io sto cercando di fare di tutto per evitarle fragilità e dolore, ma la vita non è perfetta e forse Anna nell'adolescenza potrà avere dubbi e inquietudini» allarga le braccia il papà.
LA DECISIONE

A lungo la famiglia ha pensato se fosse il caso di girare un film. «Ci siamo confrontati e abbiamo detto: almeno Anna potrà incontrare mamma nella finzione cinematografica. Poi se vorrà vedrà il film, sennò aspetterà». Elisa è mancata nel settembre 2017: due giorni prima il marito Alessio aveva chiamato il Gazzettino per chiedere di pubblicare, in uno spazio pubblicitario, una poesia d'amore scritta per accompagnarla. La sua storia, la pianificazione piena di coraggio dei futuri regali per la piccola Anna, hanno reso la sua fine emblematica. Elisa è diventata un esempio per le donne affette da cancro maligno alla mammella.
Elena Filini
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino