Hanno sentito urla da via San Nicolò. Poi un tonfo sordo e uno scooter che accelerava. E quando hanno guadagnato l'angolo da via dei Dall'Oro la scena nel sottoportico è stata...
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«Erano le 23.10 e stavo conversando con i clienti all'esterno del locale, nel plateatico - racconta Maria Rossetto, titolare dell'osteria Alloro - quando abbiamo sentito urla e una richiesta di aiuto con voce sempre più rotta. Siamo scattati in piedi e, di corsa, arrivati fino in fondo alla strada. Lì nella penombra del sottoportico abbiamo visto una donna a terra in una pozza di sangue». L'anziana e la sorella, dopo una pizza e una passeggiata, tornavano all'auto, parcheggiata lungo via San Nicolò. Improvvisamente è stata afferrata alle spalle, sotto il portico, da un uomo in scooter, irriconoscibile a causa del casco. «La donna ha detto di essersi sentita afferrare la borsetta. Poi l'aggressore le ha dato una testata in faccia con il casco. Lei ha perso l'equilibrio ed è scivolata a terra». La sorella è stata presa dal panico: si è accasciata e ha iniziato a urlare. Il bandito ha rimesso in moto e, per fuggire, è passato sopra i piedi della donna stesa a terra. «Quando siamo arrivati l'abbiamo trovata a terra, ferita e pesta ai piedi - precisa la ristoratrice - mentre il sangue le usciva a fiotti dal labbro».
Maria Rossetto e i suoi avventori hanno subito dato l'allarme: già alle 23.15 erano arrivati polizia e 118. Le sorelle sono state portate al pronto soccorso e medicate. Poi i medici le hanno dimesse. Prima di essere caricata sull'ambulanza, l'anziana ha chiamato la figlia che si trovava a teatro e che l'ha raggiunta in ospedale. «Era disperata, poverina. Nella borsa aveva telefono, denaro, documenti, chiavi di casa e dell'auto» conclude la titolare dell'osteria. La donna ha perso molto sangue: il sottoportico è stato ripulito in parte, ma ancora ieri mattina le tracce ematiche erano più che evidenti: «Abbiamo cercato di calmare entrambe, dando loro dell'acqua e medicazioni. Erano sotto choc. C'era sangue ovunque. Come si fa ad accanirsi contro gli indifesi?».
Su quel tratto di portico sono puntate due telecamere: leriprese dovrebbero permettere alla polizia di leggere la targa dello scooter, identificare il proprietario e prendere il rapinatore che, filtra dalla questura, potrebbe aver avuto un complice.
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Il Gazzettino