Subito disponibili 30 milioni Sfida alla Ue per la flessibilità

Subito disponibili 30 milioni Sfida alla Ue per la flessibilità
«Servirà altro denaro per la ricostruzione. A Bruxelles dovranno farsene una ragione». Il consiglio dei ministri ha appena deciso all'unanimità di stanziare altri 30 milioni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Servirà altro denaro per la ricostruzione. A Bruxelles dovranno farsene una ragione». Il consiglio dei ministri ha appena deciso all'unanimità di stanziare altri 30 milioni di euro per l'emergenza. Quando il presidente del Consiglio annuncia l'intenzione di voler strappare altra flessibilità all'Europa per ricostruire anche i paesi colpiti dalle nuove scosse e dal maltempo, la riunione si trasforma in una sorta di processo a Bruxelles e ai suoi parametri «flessibili solo quando conviene a qualcuno». «Mettiamo in sicurezza le persone e poi discuteremo sul come», spiega concludendo Paolo Gentiloni. L'idea sarebbe di allargare i confini del cratere inserendovi non solo i comuni interessati dalle nuove scosse di terremoto, ma anche le regioni investite dal maltempo.

Cifre non se ne fanno, ma è condivisa la convinzione che non basteranno i 6 miliardi già stanziati nella legge di Bilancio ed oggetto di un duro tira e molla con la Commissione Ue che li intende spalmabili in più anni. Invece ora servono soldi veri e subito perché all'emergenza dovrà seguire una ricostruzione a tempo di record per evitare alle popolazioni un altro inverno al freddo. Ai danni subiti dalle persone alle proprie cose, si sommano quelli patiti dagli agricoltori, dagli allevatori e da tantissime piccole imprese. Senza contare i danni al patrimonio artistico.
Sempre ieri mattina, proprio mentre si decideva di allargare lo stato d'emergenza in Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria - affidando al ministro Raffaele Costa il coordinamento tra le regioni - a Gentiloni è arrivato un sms del capo della Protezione Civile. Fabrizio Curcio lo informava della individuazione di un gruppo di superstiti tra le rovine dell'hotel di Rigopiano. L'applauso dei presenti alla riunione è partito subito seguito dalle lodi per il lavoro svolto «con estrema abnegazione» dai volontari, dai Vigili del Fuoco, dall'esercito e, soprattutto, dalla Protezione Civile e dal suo capo.

«Un moltiplicarsi di emergenze che non hanno impedito al coordinamento di funzionare», ha sostenuto Gentiloni che ha difeso Curcio giudicando «surreali» le polemiche e informando i colleghi anche delle telefonate e dei messaggi di solidarietà giunti da tutto il mondo.
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino