Studenti friulani in Austria, il rischio di restare esclusi dalla maturità

Studenti friulani in Austria, il rischio di restare esclusi dalla maturità
IL NODO TARVISIO Dopo le prime riaperture decise dal Governo austriaco...

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IL NODO

TARVISIO Dopo le prime riaperture decise dal Governo austriaco per uscire dal lockdown, in questi giorni l'amministrazione Kurz sta analizzando la possibile ripresa di almeno una parte delle attività scolastiche. Una decisione che risulta essere tra le più attese per diverse famiglie italiane che vivono a ridosso del confine. Oltre ai bambini iscritti in asili ed elementari in strutture austriache infatti, sono diversi i ragazzi che, senza trasferirsi stabilmente in Austria, hanno deciso per questioni culturali, di bilinguismo o di semplice opportunità, di frequentare le scuole superiori made in Vienna. Il numero non genera un vero e proprio pendolarismo scolastico quotidiano, ma nella nostra regione e ancora di più in Alto Adige, si traduce in studenti che settimanalmente si muovono tra uno Stato e l'altro. Una situazione che da circa un mese, da quando anche l'Austria ha deciso di affidarsi alla didattica a distanza sospendendo tutte le attività all'interno delle aule scolastiche, si era completamente bloccata. Anche per questo motivo gli studenti stranieri non erano stati inseriti tra coloro, in realtà molto pochi, che sono autorizzati a varcare liberamente i confini. Una cosa che, però, potrebbe cambiare tra un mese. Se le università hanno già comunicato che le lezioni dell'intero semestre estivo saranno limitate all'insegnamento on line, l'attenzione si concentra su quali azioni mettere in pratica per permettere agli studenti delle scuole superiori di sostenere il Reifepruefung, l'equivalente del nostro esame di maturità. Secondo quanto annunciato dal ministro dell'istruzione Heinz Fassmann, la maturità dovrebbe svolgersi a dal 25 maggio mentre il sistema scolastico dovrebbe riaprire il 4 maggio così da consentire ai maturandi di frequentare un percorso della durata di tre settimane durante il quale prepararsi per un esame semplificato e senza prove orali. Una scelta che, però, potrebbe non agevolare gli studenti stranieri. L'attuale impossibilità di prevedere l'evoluzione dell'emergenza, infatti, rendere impossibile stabilire con certezza la data in cui potrebbe esserci un primo allentamento delle limitazioni sullo spostamento tra Stati. Ecco quindi che gli studenti italiani regolarmente iscritti nelle scuole austriache rischiano, di fatto, di non poter terminare la propria carriera scolastica rimanendo esclusi per legge dalla maturità. Mercoledì il Ministero federale austriaco degli affari sociali, della salute e della tutela dei consumatori ha provato a risolvere la questione inviando a tutte le stazioni della Polizei un'informativa dal titolo Covid-19 - ingresso di alunni stranieri per lezioni di maturità. Nella comunicazione è chiaramente indicato che gli studenti stranieri che si trovino a dover frequentare i corsi di preparazione all'esame di maturità, vanno considerati alla stessa stregua dei pendolari lavorativi e sono quindi autorizzati a entrare in territorio austriaco. Problema risolto dunque? Non è certo. La patata bollente passa ora nelle mani delle autorità italiane. Come sappiamo, infatti, nel nostro Paese è in vigore l'obbligo di quarantena per tutti coloro che, provenienti da Stati esteri, rientrano in Italia. Una condizione che, come confermato dal dipartimento di prevenzione sanitaria di Gemona, non prevede al momento alcuna deroga per gli studenti frontalieri. Se non ci saranno novità, dunque, gli studenti italiani potranno affrontare la maturità austriaca solo se si trasferiranno oltre confine per tutto il tempo necessario per svolgere l'esame.

Tiziano Gualtieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino