Struttura abbandonata e decadente meta di sbandati e richiedenti asilo

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FINE INGLORIOSA PORDENONE «Già in occasione del primo assestamento di...

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FINE INGLORIOSA

PORDENONE «Già in occasione del primo assestamento di questa legislatura regionale, nel luglio dello scorso anno, avevo sottolineato l'opportunità e la necessità di recuperare l'ex area Amman per renderla un bene e un'opportunità per l'intera comunità, nonché un asset strategico per il futuro di Pordenone. Per questo avevo presentato un emendamento per chiedere la concessione di un contributo straordinario a favore dell'Amministrazione comunale di Pordenone, del valore di un milione e 500mila euro, per poter presentare un'offerta vincolante di acquisto dell'area. L'emendamento, trasformato poi in ordine del giorno e fu respinto». A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio Bolzonello, sottolineando come «l'incendio all'Amman riporta in agenda la necessità di trovare una soluzione definitiva per questa zona fragile della città. Una soluzione che, proprio per l'importanza dell'area e il suo valore simbolico, meriterebbe un percorso condiviso finalizzato al bene comune di questa città. Come si è fatto per il nuovo stadio di Pordenone, si può intraprendere un percorso caratterizzato da un'unità d'intenti trasversale, finalizzato ad individuare una soluzione per quest'area che può diventare un volano per il futuro della nostra città». Negli ultimi mesi attorno alle sorti dell'ex cotonificio Olcese Veneziano si è aperto un interessante dibattito. Al di là delle considerazioni generali, quello che è emerso che, tenendo conto che una buona fetta della superficie è a rischio esondazione del Noncello e che circa il 40 per cento è già stata occupata da aree naturalistiche e fluviali, c'è tutto l'interesse a procedere con un intervento mirato. Lì, di certo, non andrà costruito lo stadio di proprietà del Pordenone calcio. Tuttavia, all'interno di un progetto di ampio respiro, potrebbero essere contemplate tre destinazioni d'uso che, in qualche modo, passerebbero anche attraverso un recupero delle aree preesistenti di maggior pregio (almeno per quanto riguarda il volume architettonico). La prima è riferita a nuovi spazi a disposizione del Consorzio universitario di Pordenone - da tempo sta cercando di ampliarsi - , la seconda ad un complesso sportivo di eccellenza (vista la vicinanza al campo di rugby e di una palestra molto frequentata), la terza ad un luogo di ritrovo per la comunità. Come dire: a Borgomeduna c'è voglia di piazza. «Da parte dei privati sintetizza l'assessore Cristina Amirante c'è un vivo interesse in merito a queste proposte. Ora non resta che attendere le prossime aste (tutto è in mano al tribunale fallimentare di Bologna) e, in base agli esiti, cominciare a ragionare seriamente».

Al.Co.
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Il Gazzettino