«Striscione per Regeni, Fedriga ci ripensi»

«Striscione per Regeni, Fedriga ci ripensi»
STRISCIONE TOLTO PORDENONE «La richiesta di verità per Giulio Regeni...

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STRISCIONE TOLTO

PORDENONE «La richiesta di verità per Giulio Regeni non è una battaglia con connotazione di destra o di sinistra e non vogliamo che lo diventi: è una doverosa premessa perché la parola d'ordine che ha accompagnato la triste decisione del presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga di rimuovere definitivamente lo striscione è stata strumentalizzazione politica». Con questa motivazione più di venti associazioni locali tra cui Amnesty Fvg, Articolo 21, Comunità di Sant'Egidio, Ics ed il coordinamento regionale delle botteghe del commercio equo e solidale, hanno aderito all'appello lanciato ieri a Trieste dalla Fondazione Luchetta affinchè lo striscione giallo e nero Verità per Giulio Regeni - rimosso dal governatore per fare spazio ai manifesti degli Europei di calcio Under 21 torni ad essere affisso sul palazzo della Regione in piazza Unità. Nei giorni scorsi, Fedriga ha definito «irrevocabile» la sua decisione scatenando una bufera mediatica e il fai da te dei gruppi consiliari di opposizione che hanno attaccato alle proprie finestre i cartelli gialli e neri mentre la Fondazione ha fatto stampare un migliaio di adesivi che saranno distribuiti nei prossimi giorni. «La nostra è stato detto è una battaglia contro brutalità, bugia e prepotenza: chiediamo il perché dell'attuale scelta di campo. Lo striscione è un simbolo, non un atto concreto, e riporta una richiesta che sarà difficile esaudire, ce ne rendiamo conto, ma che non per questo è meno necessaria». E ancora: «Lo striscione giallo è un simbolo di non rinuncia davanti ad un crimine, un monito alle Istituzioni perché continuino a pretendere collaborazione dall'Egitto» dunque «presidente Fedriga le chiediamo di rispettare il simbolo della tragica vicenda per tutto il tempo necessario per ottenere l'effettiva collaborazione delle autorità egiziane». Una richiesta pressante e circostaziata, dunque, che ora toccherà al presidente Fedriga accettare o rispedire al mittente.

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Il Gazzettino