«Stringete i tempi o saltano le aziende»

«Stringete i tempi o saltano le aziende»
Penzolano come festoni sulla strada ma la festa è stata posticipata ancora. Si diceva dopo gli alpini, ma una data precisa non è ancora stata fissata. Non la si può definire...

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Penzolano come festoni sulla strada ma la festa è stata posticipata ancora. Si diceva dopo gli alpini, ma una data precisa non è ancora stata fissata. Non la si può definire «incompiuta» perché ormai, di fatto, è tutto pronto. Ma quegli 800 metri di Terraglio Est, tra via Einaudi e la Schiavonia, sono di fatto impercorribili proprio per quei cavi penzolanti, avvolti da fili rossi per farli notare ed evitare sciagure, dell'alta tensione. La rabbia di artigiani e imprenditori sta già montando e poco importa se Veneto Strade ha spiegato di aver ordinato a Terna di alzare i cavi a un'altezza minima, come prevede il codice della strada, di sei metri e mezzo. Ma quando? Basteranno poche settimane o si parla di mesi? «Non lo sappiamo nemmeno noi - afferma il sindaco di Casier Miriam Giuriati - ma se i ritardi fossero confermati sarebbe vergognoso. Sono stati pagati fior fior di quattrini(circa 6 milioni, ndr) e ingaggiati i migliori professionisti per realizzare l'opera. Agli imprenditori vanno date risposte, altrimenti non si può dire che l'economia non gira».

Intanto i titolari delle attività della zona industriale di Dosson, alle prese proprio in questi giorni con i cantieri sulla Sp107, sono pronti a nuove azioni di protesta e sit - in. «Di sicuro riempiremo la strada di persone - afferma Antonio Veschetti, amministratore della Proced -. Abbiamo atteso 1500 giorni per ottocento metri di strada e ancora non sappiamo quando sarà percorribile. Ma chi paga per questo ritardo? In questo lasso di tempo molte attività se ne sono andate, altre, per motivi diversi, hanno dovuto chiudere perchè fallite. Abbiamo tenuto alle finestre i tricolori degli alpini perché speravamo di festeggiare l'apertura del Terraglio Est, ma non vorremmo essere costretti a mettere le bandiere a mezz'asta, in segno di lutto».
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Il Gazzettino