ROMA - Sanzioni da 400 euro a 2.400 per l'omessa comunicazione dell'utilizzo dei voucher e introduzione della solidarietà espansiva. Sono le principali modifiche al Jobs act,...
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Con le modifiche contenute nel provvedimento, si stabilisce che i datori di lavoro, che ricorrono ai voucher, sono tenuti «almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione» a comunicare alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore. Dovrà inoltre essere indicato il luogo e la durata della prestazione. In caso di violazione degli obblighi, fissati dal provvedimento, «si applica una sanzione amministrativa da 400 euro a 2.400 euro, in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione».
Passando alla solidarietà espansiva, si stabilisce che ai lavoratori «spetta un trattamento di integrazione salariale, di importo pari al 50% della misura dell'integrazione salariale prevista prima della trasformazione del contratto e il datore di lavoro integra tale trattamento almeno sino alla misura dell'integrazione originaria». L'integrazione a carico del datore di lavoro «non è imponibile ai fini previdenziali» e vige la contribuzione figurativa. Per gli accordi siglati prima del 31 luglio 2015, che prevedono l'utilizzo del contratto di solidarietà, nei casi di «rilevante interesse strategico per l'economia nazionale» può essere reiterata la norma che da diritto ai datori di lavoro ad una riduzione dell'ammontare della contribuzione previdenziale ed assistenziale del 35% (per i lavoratori interessati dalla solidarietà).
Proprio ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è schierato contro l'uso improprio dei voucher. «Lo sfruttamento, con l'odiosa pratica del caporalato, il lavoro sommerso, le elusioni e le illegalità, come l'utilizzo improprio dei voucher, le discriminazioni, trovano ancora spazio nel nostro Paese», ha scritto il presidente, in un messaggio inviato alla Cgil in occasione dell'inaugurazione della terza edizione delle giornate del lavoro a Lecce. «Interventi mirati - ha aggiunto - combattono questi fenomeni, ma occorre continuare a vigilare per sconfiggere le disuguaglianze, l'emarginazione, le povertà». Duro il commento della segretaria della Cgil, Susanna Camusso: «Gli annunci che finora ha fatto il ministro Poletti non ci mettono di buonumore perché ci pare stiano facendo piccole operazioni di maquillage di un istituto che non funziona, che si presta a tutti gli abusi, che ha sostituito quello che era il lavoro stabile strutturato attraverso questa forma, che va cancellata». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino